Fiera Letteraria - Anno II - n. 24 - 12 giugno 1947

FIERA· LETTERA A :-ili O Il - N. 2+ ~:SCE Il, GIOl'EDÌ Settimanale di lettere arti e scienze ItOMA l'l t;iugno 1~47 ll~A COPIA _LIHE 35 ~1•-,-~::-=;~:-·~~:;::~1 S0.\11\fAR/O: H. Keyserling: Ci"ilttì tecnica, cultura umanistica - S. Anderson: f ......... ,._<--+->+->-<->-<--<->+---<...... Abbo,uim01nll: annuo L 1500 • aoouo con j paga111"n10 1ewe1trule L 800 - annuo coo 1 Uin1zione e redaz;Ume : ) Non ho ancora sedici anni (racconto) - F. Pr·okosch: Fa.vola (poesia) - H. Crane: I pagamento 1rime1trale L 420 . Eatero: an– nuo L 2500 - Quoi. me111ile per abbo· ,) Lungote.-ere Tor di Nona 3 - 'fel. 55679 ! AmminiurasUme e l"ubbli.cùh t t Piaua Madama. 8 · Tele(, 50.919 r Per il m.atriinonio di f'aust. ed Elena (poesia) - C. Pellizzi: Santayana e i puri– tani - L. Piccioni: La cultura americana non. è cli un solo colo,-e - V. W. Brook:i: oamenli 11peciali (insegnanti e atudt"nti) J L 125 · PubbUd1tl: al 10ru. L 25 Ì EDIZIONI ~~L~AA BUSSOLA j Il r,iovimerJto critico americano - L. Venturi: Scultura in America - L. Bigiaretti: y ........ ·~) )o > ) ►··➔-->---~<4-) t Hichard IVrii;ht - G. Baldini: Prospettive europee della letteratura americana E. Fulchignooi, R. Gilder: O' Neill e l' wllinomia puritm,a una copia arretrata L 50 ) ;i-1~.ie•~ I• )•b7.~:t• )(W;p~r UN EUROPEO GIUDICA L'AMERICA Civiltà tecnica, cultura umanistica L'Amet'.ca è dominata dall'idea del con– /orf c.oè da un ideale di natura 1nferJore. Il li•ello del con/ori in q-.1anlotale non ha nulla a che vede1e con il 6ne reale dell'uomo, ci~ con una esiateni.a in cui venga e1pteua r~- .>::' ::,to;i'::~:=. l~:~:,srir~r~. lo L"ideale d"11111 livello elevato d1 conJort :'':i ~=nidel a=nt~:;;:~~ ~:l~a 1•:ì:~ ·tt: ::!'":~ i( iOlo r.mp1overo che ,i pub mucnere a un 'tale ideale: un. a!to livell~ )( della vita c0ll come vien concepito dap:h '· .. ( ···•, ···• .... • .. ·•',ZN il fatto di pen11re unicamente in termini di = ..,_ ..:•:.... ,.=·~ •. ).:..,~. presente e di avven:re denota I 'aueoza di u.n {':· veio ten10 delle propol'Z40ni, è evidente d1e ·x· 11 corri1pondente diletto tul piano della fot· '\? :~bih~:! 1 ::~!:e~el~'e;;:;::: i!t':~1:n~ Questo capitolo fa parte di un saggio di Hermann Key– serling, America set free, inedito 'in italiarw. Lo scritto, di· circa· vent'anni fa, è l'opera europea che ha affrontato il tema con più geniale scorcio di _sintesi. ,: .. ,) 1e.lizuzione di f..placondizione culturale: e \-~ la 1101.aei ina.egna non è mai esislitd, uni,, -.. "<~111'1 che non sia a/folto ttadirionafe. {E. que11:o pere~? Perchè la forma e l 'ordi.nc '\( verit:ero della vita e•igono che preaeute, paa 1&to o. .avvenite abbiano in1ieme una relaz1ooe ·-.· conforme alla g:uat.a proporzioae, e cioè un 'S? equ;libreto rapporto fra i principi di 11adi- Americani' è realmente il migliDl'e} 'La atori~ ci offre molte occn:oni di dub· )( bao. Tutti i popoli che hanno miralo ed ~ , •· tmppo allo. tenore di e,iste~ · ai IOT'IO votah ~~) ~.,. a:C~u1:=-:i=~~J~tr1: :-~~f h;;: :/ no e loro fondamento un livello. per cosi ,. ' dire quallS)que. Una condizione mate11ale >< dev~ta vale certo meglio d'.ma ~auo teno1~ •, •· Keyserling ha inteso di porre l'accento su quella civiltà, insistendo sulle manchevolezze ed i_ limiti, ma anche sulla lucidità, sulla buona fede, sul coraggio morale degli Ame– ricani, chf! spesso '!-e r~cattano anche i ·pesanti errori, ''::-{ ~io:m;rediu::~:i\S:'::!st:~ez~ id!~r!d::: ·•. ··· di1etta dallo sp:rito è unicità, iniz'.etiva e (~;_,_variabilità. Ma eJ&ttamente come l'uomo pi11 • originale appa.r(ene in,ieme, ad una volt.. sul piano psicologico e su q:rello fu.:co, a un \{ t'de~i!'° ;;g:;!f°di,:g:iv::i~:n;,:::~:;d:.., 1tato tradizlonale eh· esta pt"Olunga uch1.:: quando la sua forma sembra, almeno in ra.r tej divergere. Or.a se N cun,;dera la .iona ne le l'Je grandi linee, 1i è eoltretli a uro noteere che il tipico ha impo,tani.a a1&1h maggiore dell';ndividuale. L'elemento di n<,· di vita; ma la cosa che mna~ututto . deve )·= ...., . eater polla in ril:evo li la quatlà d-,11uomo ~.>< ..... >· .. :,: ··,.. · -<>· e non quella del mo..do etterno. Or. nella civiltà americana iateiviene COlÌ poco il predominio· della vita inter:or~ che ~-~j.;,•u~o t:t~cidf':onio~fij';i;d: praticamente. latte le a1pirat.ioni ideah .. _Da cui le fede nel meuo e nelle condmont ec~!ori. Da cui l'ittituzionalismn e l'educa· -zioi,aliuno amer'(:.in:. Quetta civiltà !end~. a ignorate nelr uomo l' e1i1tenza di uno ,pmto •:.&tonomo, e queslo 10!0 ratto implica una eo_mpleta ronwa dei ,apJ>Ortiveriùti fra le , .... No:-. e•:lte un te~ o,•rinar:o della bellcz– u. L'utilità i tutto. Neu~na rana della terra ha trano cosl avaro pattito dalle bel– lene naturali del paese che abita,. e si ~ Questo numero a cura di E,.,-i~o Fu.lchignoni è interamente <lcdicato nll'nrte e alla cn'Itura negli Stati Uniti numero di nozioni tecniche non vale u10lu· euh:ira e e'oè che queata implica la giu· tamente nulla, poichè è 1010 la sue 1/wlifi- stezza delle p,opo1z1oninon tolo nella dimen. cdzione interiore ehe può tra,formarla in r.m ,ione di simultaneità ma :,nehe III quelHI d. fatio di d.gn! tà \Pirituole. La ve,a ragione 1ucceu.'.onc, La vita è eÌtenzialmeate una per eui gran parte degli Americani parla CO· melodia. Il lutto pree,:tte • ogni eccordo antemente deU-educauone come d'uno i10lato. Co1i ogni condizione presente è .uni· · 'ed · Il f I' 't' la da vincoli con la totalità del pauatn e di°':e~~uea'i:~'L diet::::tile :~ J·evfd~~I: quella dell'aVvenire; cioè a dire che se il 1:r cui concentrare i propt"i doni. Questo pre1ente non •• icnte respon1abile tanto del spiega in larga misura la pers.'stenza del eo- panato che del futuro, I• •ua prospettiva è sidetto ideale dei p:onieri, e cioè dell'uomo Ja11a; e I errore d1 t:qu1\ib110cne ne deuva totalmente sprovvedtto d'educazione che non pu~ mancare d'avere infelici conseguen· pwe rie1ee a raggiungere uo·alta ù·;azione le prat:che. finanziaria e 10eiale. La ™?biltà e:iropea h;8 sempre dimo1tra1., Ma l'uomo ha ~me .ue ea,atteristiche prov~ duna longeyJà ptÙ gr.;;nde.dell3;,bo1· ineliminabili la volontà libera, la facoltà ghe11.a,perch~ ogni nuo~a generauo~e .• ,den d';nventiva e aovrat~lto la .ponibilit~ di, s~a· tib::: =~ inl:'i•:;';:i,:el; ,~:•::;:; :;~ gJl~e,;Jefa~:~h;d;a q:re:;izi:~e attr~~ut,e~~~ :Onsab:le ver!: enll·ambi.. Se h.a !pesso w· :p:aitmla 1010 IUI pianr d~lla cuh~ra. L 'uo• 1ten~o le forze ~e\1!1 'dztfett e :.;. è I op:7 mo cena i~e d'':dtete .\n ar~n•abeeon la ~:ne~~=•me~~:: J~CC:nt: ,u{ ~»a~~ ~:t':.;,e q':.1enzi1:,S' eer:ifÌ~a p=~: ,e ju::: m q~nlu • .;le,. de1ficandolr... . n; )l l'ordine morale e spirituale. Ma proce· (..t, am~ncam di oggi 1. vantano de.la ,lo.o ~~ ohfe. C'è. un altto ~1pet!o che denun• :,-;:n~.~~ ::::1: !~ =% :h~:!\1r~': zia_ I _equivoco d.1 q~• 11.l"J~ZIOne. f è la I ,ione _ s,'.a più 6ero della più p:cco!.a &lo– t~mb1le mo"?toni.a, d, ~ta vita toc.1a.e.a!'1e• ria di famiglia da etibire). D'aluo canto so r!eana: Negl_i StatJ. l!mtt pare. che I ongma no più chi ,ieuri del loro s:.icees10 nel fu 1111 d,_ pcn11ero, d1y:ke, o. d1. condotta of· tu,o. Ora, agli iniz.i della storia d'Ame:ica fenda 11buon ~n10..mvece d1 stnn~la!\~, ~c_- non v'era nulla da obbiett.a,e a un tale al· cade cosl che 11P~U delle volte I or grna!1ta teggiam,.nto. Ma onnai è gi:inta l'ora pt'::ril 11suma ,fo,m~ del tu~to grottesche":e gratuite. poµoio americano di 1ender,i colllu di eiO Non ~111le I _11rte. d~ la conveuaz1o~e. Q_ua~· che ogni nn!one ha con1tatato, al ~ento do gl, americani ricevono :Jn ospite. d.1 n- in cui ,i è affacciata alla maturità, e cioè ehe guardo; lo tratt!n~ co~e fo,sse ~n er1m.nale la vita è .:ina melodia. E il bitognO d'una davanti a un~ g1ur1ad, m~g1llrall: .'°l!oposl'! comp,cniione migliore è urgente, poiehè i,n a un fuoco mceuanle d. mlenog.iz1om lo s, e1e[uS.:voorientamento veao l'avvenire è più abbandona; 1010 quandn lo han"? sprer:nutn peiicoloso d'un culto moderato degl: antena• c~me un 1 Lmone. Invece, nella ,1011~. ?flnL s.o· ti. Il passato è in ogni caso un luogo in– e1et~ eo la_ha compre~ che una 11union;' 01 tervall.o di tcmpo,menlre l'avvenire è ine1i· gan1zzala"1n modo da mnalzare - per vntu ,tenie· e t:ilto ,ommato una concezione ,ij di quf:l me1avit1!iososti~la~te che_ è la .. con· vita basaÌa fotmamente ;ull'avven'te non va· vernz10ne -- I partec pani! e.I ~ 1 10~a del le mohn più della insuln 6loaolia del II Car- ::ro~:~r;orama~~;ll~a dr 0 ;~!or~~~fi~::ee~: pc di'em 11• Qui ,i1iede la ragione eNenziale di al· euni fenomeni della reà.h:i amer:cana che IU· 1e.'.1anotante inquietudini a ogni oue1vatore pen1010. In pÙno luogo I' irresponaab'.lità a· mé,,c.ana. r'ocn.11imi americani penaano al' l'avvenire, per quanto ne parlino continua· mente. Gli uominì non fanno economie, le donne non vogliono troppi figli. A che vale il tanto decantato amore per l'infanz·a,1e ,i ripudia il a.aero mi1tero dell'e,istenza? La maggior parie dei giovani ,i uni1COnosulla ba.e d'un lefl\Plice u en~1:aNDO »; e un ma• rito lo 1i abbandona al primo segno di un cntu1iasmo nuovo, e si titiene d'aver esaudi– to cw,i comp:to ver10 i prop1 ~ figli dal mo· mento in cui li 1i è f.att1consapevoli d'un certo n:Jmefo di nozioni pratiche. La negl,· genza americana r,'.guardo a quello che noi elS'opei consideriamo, sotto ogni a1pello, la vita di fam:glia, non si può definire un'opi• o.ione :n mezzo ad altre opinioni. e mino che llll.i un·op1n1one e,·oluta: è ~n peccato nel senso religioso più grave de\ te!m:ne. La vita di famiglia appatliene al p:ano della e.ul~ ura ooichè presuppone un senso del\11.trad1z1on1" che in a11tite1i a11'is1in10naturale, ha per bas; un legame sp·rituale: tutto .I sen10 dì quella particolare relazione fra •i 1eui eh,. ha nome ma11imonio, dipende ~te1amen1.. dall'ammissione che eNO 1ia qualcosa di su· pet''.ore a tutte le singole ,eluioni. ehe lo. o,;1,. 1tituiscono. Non ,: tratta 10lo d1 atttaz1on! ~uuale, nè 10\0 relativa ai figli, ma di Uh com".Jnedestino .di gioia e di dolori sovportat1 '.ns1cme, e sovratullo del prolun~,tmP.nco 01 una lrad'zione culturale. Qui è la 1lessa America; per breve ehe 1ia la .ua 11:oria. " fornirei la pt'OV.a che il piano biologico d~I· \'uomo è q,:rello della cultura e non della 1w lura. E' la mancanza dell'intuizione del ten· tO ,pirituale della famiglia ehe spiega la stu· pefaecnte brevità di tante unionl, non 10lu in quanto unità sociali. ma anche 1:il piario natuiale. Ma t'om'.amo al problema della cultura. Sl'l ;it~:hdet~:'i~:~ ~u~t:;:nta!i;itc~u~~~ sa in confl'Dnto a quello che i più pacati oc.chi della po1terità giudicheranno 10ltento an prolungamento della tradizione. E.al' Nna• ti da un punto d'ouervaz:one 1uf6eienteme11 te elevalo, 1n!eri periodi di rivoluzione e d: progreno non appariranno che brevi intervalli. In verità ne11una rivoluzione conduce mai a uno stato durevole 1e non a patto di ,i.a.i· laeciarsi a una tradizione. I perio,:li rnera· mente rivobzionari non sono mai ttati di lun· ga d~alft: i perpetui evertori non hanno av· ;i~:ii~~"C:!coi·Jlr;{;!;t;c~mo S:upS:nlap:j~ non l'avesse fu10 con la tradizione ellenica. il Cristianesimo non avrebbe durato p:ù d1 un • secolo e non aarebbe Ùrto mai diven'Jlo ·una ~ona J.lorica. U'ahronde non ha mai rollo in realtà. con l'EbraillDO: l'Antico Tetaamen· to 1eguita e e11e1cons:deiato 1ac10 quanto li nuovo. Nello 1le110 sen10 la democrazia f' divenuta nella storia una forza e1plicila in aetiuito alle rivoluzioni ametieana e francese, non è pol"Jta d:ventare ~ potenza durevole k: non per il fatto dl rappresentare :ina con· dizione le cui origini timontavano al Xlii iCCOlo. Ma vi è ancora una rillcuione da agiiun– gere. La v:ta non è 1010 un p1oce110 rezio· nale che poua esser eompre10 ;n termini ~i intellello: petchè un proce110 quabnctue u• durevole biso~na che il V eibo 1i faccia Car– ne; ,cioè ,a d11e che \a variaz' one di cui 'J ~talla si inser·sca nel piano di vita pt 'P.es ,· stentc in modo da farne pa1te. E" iDCl'.llt tc11abile che :n questo non v'è nulla che possa incoraggiare gli attuali id~ali ametican! di normal'.tà.; di .:rniform:tà mentale e d1 st.andatdizzazione in quanto fotze vitali, dato che eue non tengono conto 1e non di quapto po.sa colpire la ragione, e che il loro modo lanto poco pt"eoccupata d'. :,alori e~etici. nel· la coacr.n:ione delle ,ue. città e I organizza· .. .o.ne del.a tua vita. E questo costitw&ce la prova definiliva che l'Americano moderno non e in armonia nè con •e ste»o n,è con il mondo che lo e:reorKla. Egli ~i considera !C>hantopadrone della N.itura, mai come 1uo 6glio: 1i accontenta di trarne il maggior van– taggio pou.ibile. E' inevitabile che in que1le c·rcoatanze la vita americana debba grave– mente difertare d1 bellezza. Come ,i puO pretendere che la p1od:izione e il con1umo dei beni malcriali, o il loro acmp.ice po•· 1e110, 11ano 1n grado di ,:10fvere il più pie· colo dei problemi 1pirilual:} A che può sei• vire ana •ita di ri«.hena, IC non e1i1!e un impulao 011p.ina110 ed autonomo che po1S<1 diule "11 1e1110fedele? E ;n particolare, • cio di nozioni COl'ICJ'cte. Le meravigliose -------------------------– eonqu'ste della filosofia gieea brono in gran parte il 1i1uha10 di i5lirazioni tratte durante •iunioni ornate di tutti gli 11pportÌ di una cuhu1a suprema. Si pensi ora, per amo, di contruto, a :in pranzo uffiC.:ale in Amer:a.. arido in sc,uo 6,ico, intellettuale e 1pir1lu.o• le, eon i suoi inlerminabiE ~ind'1i. con ]l'l 1:ie monotone geremiadi di parole insul~. L'Americano ama le 1en11zioni e le eceen· tric'tà, poiehè l'originalità gli è J)feclusa. Pieno di ptevenzioni con110 r;1pirazione, eb· bonda in superlativi nel coiso di ,.moz:ioni passeggere, ed è l'ess.ere dello terra p'.ù ca· pace di aaltuari baiocchi,mi di c.ondolla, p,eci11mente in ragione di questa •ua ehi· ~~i~e~tei1:e~:n:~~e!~I r~~::m:n:rati~: Ma la stand.ardir.zazione non potrà mai con• durre alla cultura. Se la slandardiuazione conduce ad. altro che a un livellamento 1ul p'.ano degli aspetti e1\e1.01idell'esistenu. {eo– lA eontio cui non vi aarebbc nulla da ecce· pire dato che la maggior parte degli. uomin~ appartenenti alla stessa dan::, negl! 1leu1 pae1'., hanno sempre vissuto nel medesimo mo do), non ,; tralte,ebbe in que1to caso che di wta u 1:iperlicialiuazionc u della vita e dal momento che la vita perde il contatto cnn le -.ue radici vitali, perde la maggior parte delle sue possib:lità. Questo spiega pere~ la eul· tura tradizionale si è sempre 1ivelata più fot• te di o~ni progreno \)as.alo su ~no 1viluppo ~e l:: che';ji i~iadaen;~~~ lee 1 che 0 ~e diri~: l'impiego} 1•~: 0 ~if~1~ve::~:r! 0 ::i~:1e1:::~efar~ :l :!!fdi1;~!zi:;;6~~ù i:r;~i;\o~~~ fÀaòtai!~: parie quella 10ddisfazione non :mplica mai la felicità. Non può e1istere fcl.:eità quando l'impal10 vitale non può pt :rc.or: ere la 1ua lltrada. E questo ei porla a sottolineare un altro 1ipico d.fetro della vita ameiicana. Poi· chè non 1010 il beneuere obbiettivo, ma an· che la felicità soigettiva. dipendono inter.i· mente da migliori cond:.iioni interion·, a ehe può 1e1vire, 1e quelle aono insoddi1faanti, :~::10 10 :1gtor~%:~tt: cno~i ::J:::::) ~Il: ,teuo 1e1110l'i,rruz:one baaala n uo gran luale aridità. Il _progresS<I, come viene inteso negli S1at1 Unitl, non co11i1pondealla Verità Totale dei• la vita, Abbiamo già detto che d: progrcuo non può essere parola &e non nella sfera •?i· ,itualc. Ma l'uomo non è 1010un c1sere 1pi· ,i1:iale; e quindi di vero progreuo non può e1scr parola 1e ]'uomo non p1~rcdi1Ce nella 1u.a~nlcr~lza. Ma l' id~a ame'l'icanodi progrr.no è faf,a solJrcJ.utto poichè respinge lnsiemc il fatto e la tradlzionc. Eccoci giunti alla seconda J>,'lr· re della nostra te~ fond.imenlale relativa all11 WILLIAM 1-:. L. HUNN: 0 ~1iHh111ip1•i Dawu,. :i!at:71 1 e~i;~g:: 0 eFd~r.::zd:,~~ 1 ~:ainvi:-· ~~:;i 'G:~\~ Laò ,~:::rro:t 1 ri:;: ~~~hh."~: base il loro ideale di p1ogre1so ma invece il loro ttad'.zionaliuno, Senza la loro pro1perità la loro educazione e le lo•o m"e-li'nc, per tacer~ ,{l"!la lnro tecnica di pubblicità, non resisterebbero con l"andar dee:li anai alla o"'corn.nza di popoli p'ù «i-spirati•· La fede americana 1eeondo la qaale la •1ta progredisce fatalmente, la prosperità cresce fotolmcnle, ogni nuova annala deve cseerc migliore della precedente e ehe non debba

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