Critica Sociale - Anno XVII - n. 15 - 1 agosto 1907

CRITICASOCIALE 231 di una. sottoscrizione nazionale pubbl!ca cli danaro frn tutti i;li aderenti del partito, cosl come fanno appunto i partiti irlandese ed operaio. Anzi si fa sempre più forte la convinzione che, so l'assenza di indennità. par– lamentare è stata di innegabile e Incalcolabile vantaggio nel promuovere la capacità. amministrativa e lo spirito pratico di dtvozione alla loro cau~a anche nei partiti più poveri, ora ossa diviene un inciampo a una vita pubblica pili elevata. Dli momento che anche i partiti 01;eraio ed irlnndese dispongono di una cnpo.citìi flnnn• :daria che permetterebbe loro di pagare le :;ipese elet– torali e di residenza a un numero rii deputati di gran luoga superiore a quello che riescono a far ele~gere, non sarebbe egli un vantaggio per tutti l'introcluz 1 one dell'iodennità. parlamentare, e non renderebbe essa pii1 indipendente il deputato di fronte allo vedute spesso strette e spesso non onestamente strette delle organiz– zazioni di paruto? La cosa si palesa anche pili urgente se si osgerva ch<', tf\.nt'e tanto, il sistema dei 1lu0 partiti, che si alternano Al potere, presto o tardi diverrà impossibile di fronte al\1e!lb,tenza di gruppi molteplici. .Attualmente Yi sono due gruppi tra. i conservatori, due gruppi nel partito del larnro, v'è il gruppo irlandese o vi sono i liberali plì1 o meno polarizzati in liberali e radicali. Vi sono quindi almeno sei gruppi, di cui tro hanno una bnse finanziaria pubblica nazionale. Una. maggioranza co– stante o concorde, spalleggiante un Oabinetto di sua emanazione, incaricato di tradurre in leggi il suo pro– gramma, diventa sempre pili difficile, pcrchè ogni grDppo cerca dì far prevalere le proprie idee approftttanrlo delle sole circostanze favorevoli, che sono quelle offertegli dalle divisioni tra gli altri. Oggi eBn è ancora possi– bile; ma quando tra alcuni anoi non lo sarà. più? Anemo forse anche in Inghilterra la degenerazione del regime parlamentare in parlamentarismo? ]~ di fronte a questa evenienza presto o tardi inevi– tabile ehe si fa forte in molti la convi11zione rlella uti– lità. di trasformare il carattere del Gabinetto. Da Comitato esecutivo della maggioranza di un partito osso dovrebbe dh•entare un Comitato di persone che si assumono I'ot– bligo di tradurre in dispo~izioui legislative i desideri espresfli, su ogni particolare argomento, dalla mrig~io– ranza di coloro che su di esso si tronno cFaccordo; e ciò indipendentemente dall'esistenza di ogni indirizzo generale di politica a cui la maggioranza siasi impe– gnata di aderire in blocco. JJ carattere attuale del Oa– lJinetto è dovuto alla nece.ssità di ridurre al minimo il potere personale del capo dello Stato; ma ora che hL supremazia del Parlamento è assicurata, e garantita dalle Corti, non v'ò alcun pericolo a stabilire cho il Gabinetto possa durare per un periodo determinato al potere, iucaricato di sbrigare gli affari di cui volta per \'Olta gli si affida l'incarico; o meglio, dì cui volta por volta si affida l'incarico a un ministro come capo di un dato dipartimento d'amministrazione scelto in seno nl Parlamento. Dato il sistema attuale por cui ogni pro-. getto di legge è il risultato di studi di Commis('lioni di tecnici e passa per vari Comitati in Parlamento, non si vede quale requisito sia essenziale in un ministro oltre quello di un certo zelo nello stimolare i subordinati, nel controllarli, nel riassumere le situazioni. La'politica vera e ·propria. è sempre più assorbita e controllata. dal– tiamministraziono e dalla tecnica per necessità di cose, e in queste condizioni la gara di partiti non promuove, ma ostacola il successo delle soluzioni migliori con l'in– trorlurre il' afono delle ambizioni personali. L'Howell non ha. torto di additare nel Parlamento fo!lernlo sviz– zero l'esempio di un Parlamento oYe non vi sono par• titi e ove non si fa politica. Yi ò un altro p11nto ancora, che rende desiderabile, da un punto di vista generale 1 che il partito del lavoro acquisti in Jnghilterra anche più inlluonza. come fattore che determina le f)OSizionì reciproche dello altre ten– denze dello spirito pubblico. Egso permette ngli stessi 11pirlti piì1 illuminaU del partito liberalo e dol partilo radicale di sottrarsi allo pressioni dell'a11gusto {ilisfi– tiismo delle clas~i medie. Vi è un punto in cui il par– tito del lavoro inglese è indisputabilmente superiore agli altri partiti, quali che siano le suo deficienze sotto altri 'a.,petti e quantunque non di rado i suoi adopti non sappiano tenersi all'altezza. <lei loro intendimenti; e questo punto è l'apprezzamento della coltura dello spi– rito, il Rentimento umanitario che lo inspir.t. L'inglese è profondamente oncqto e leale, sebbene la ressa e la furia della vita quotidiana lo rendano, come rende tutti, insensibile alle ingiustizie quotidianamente perpetrate; e la simpatia e~pressa. nei voti ai can11idati operai ò es– senzialmente omaggio al senso di giustizia a cui essi lo richiamano J! movimento operaio inglese attualo è, a detta di tutti, sopratutto so lo si mette in relaziono con un mo• vimento analogo nello Università-, una nuova Riforma, lWfL discesa nella profon(!ifa della coscienza 1 una. apo– teosi interiore della vita. dedicata disci1>lìnatamcnte ad un fino, che risulta in una specie di senso esaltato di responsabilità cosmica, Nel movimento operaio attuale gli inglesi illuminati di ogni partito Yedono anzitutto i sintomi cl'una nuova coscienza nazionale in cui si estin– guono lo anguste vedute locali o di classe e in cui tutto è riguardato dal punto di vista del tutto. E nel mede• simo tempo i capitani d'industria come i Lever, i Cad– bury, gli Armstrong, i Rudge Withworth, con la loro filantropia illuminata e assolutamente disintores1,ata 1 accennano al sorgere di una nuova e consimile coscienza nelle altro classi, i cui membri si considera.no sompro più solo come funzionari di pubblico bene, e questa co– scienza trova. la. sua. espressione ufficialo nella croco d'Edoardo, che il re sta per istituire come modo di ri– conoscimento del valore di chi nella miniera rischia la propria vita per salvare quella del compagno di lavoro. La nobiltà nuova già. incalza verso il passato l'antic11. Sarebbe vano il voler cercare spiogazion: obiettivo 1 di questi fenomeni nello stato e nel momento dell'evo– luzione industriale. Prendiamo, ad es., l'ultimo volume del :Macrosty: The trust movemmt i,i JJrilish industry (Longmnns, 1907). Egli mostra che, mercè l'esistenza del libero scambio, il movimento di consoliclamenlo indu– striale approda bensì a riduzione di spese generali o a temporanei aumenti di profitti, ma non mai ad accen– tramenti di direzione amministrativa assoluti o a mo– nopoli. L'influenza sui prezzi ò sç;arsa. Il tentativo re– cente di stabilire un tntSt del sapone fu sventato in pochi giorni dalla opinione pubblica dei consumatori o dei rivenditori al minuto. In una civiltà complessa, o;•o i bisogni sono moltissimi, i gusti variabili, le opzioni continua.mente crescenti, i mezzi d'informazione dol pub• blico rapidi ed abbondanti, ll con~umatoro è sempre piì1 in grado di dirigere i movimenti del mercato a proprio vantaggio o il te1101·e d~ comfort e il desiderio di emer– gere e la tenacia di proposito governano i prezzi più che il costo di produzione, di trasporto, la rendìta, ecn E quando e dove uuo si sente forte e felice, ei non può a meno di sentirsi generoso; et concepisM neeess!lria-

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