Critica Sociale - Anno XVI - n. 16 - 16 agosto 1906

CRITICASOCIALE 2!0 Questo noi II riformisti n abbiamo il dovere di pro· clamare nel prossimo Congresso, se ,·ogllamo rendere omaggio a quella sincentù che da vart anni chiediamo ai nostrl avversari. 0. A. A"'DRIUU,I. Dopo cinque anni dilegislazione antimalarica È cosl poco frequento il caso cli una legge socjale che risponda rapidamente al suo scopo, e @ldimostri efficace Rl di là ciel prevl'lto, che il veriflcn.rsl di questo strano caso merita dav,•ero di essere rilevato. l}e'!empio clamoroso è dato dalla nostra legislazione antimalarica, la quale, sebbene non prh·a di mende (nel regolamento pel lavoro in risala si trovano espressi in buona fClle concetti che non rc!lislono a una critica ap– pena superflcialo), ha però portato a ri11ultali insperati. SpeclRlmentc tutta la parte cho rlJ,ruarda l'as,;unziouc, da puto dello Slato 1 della produzione dol chinino (che In questo caso ces11a clnll'essero un semplice rimedio, per as.:rnrgere alla dignità di nobills~imo strumento di redenzione igienica delle nostro campagne\ o della. di– stribuzione gratultn. o semigratuita del prodotto di Stn.to, ha mirabilmente risposto al suo scopo. E chi si sofferma n ri~uardaro il lavoro compiuto e la messo raccolta non può non essere commosso pel pronto. grnnde succeino, che non ha precedenti nella legislazione sanitaria. L'esame di questo successo 1>ron sopratutto che, in rntto di legislnzlono 11ocialc, nessuna disposizione di legge può avere successo cosl sicuro, corno allorquando si tratta di leggi Igieniche basanti su ratu e fenomeni sperimentalmente dimostrati. Sono appena tra.!lcorst otto anni da qu.rndo gli studi di Ro~s :3 di Grassi accertavano la natura del ciclo ,•italo del parassita malarlco 1 o stabilivano il ratto della tras– missibilità. del para<Jsltn per mezzo della zanzara. Allo indomani dello clamorose scoperto biologiche 1 cho per• mettevano di porro su bnsi granitiche In storia naturale di questa infezione, la via da seguire 110l1a 1>rofllassl contro la malaria. si presentava logica o semplice. Se l'agente trasmctlitore dellu, malaria ora l'anop/i,les, la difesa contro la puntura della zanzara doveva essere nrme sufficiente por Impedire l'erompere dell1infoziono. Ed ecco il periodo delle reticelle e dei \'Oli, debole ma sufficiente barriera contro una inrezione, che da so• coli rirtuceva in Inerirne una grande pnrto d'Italia. Il rlsultato 1 teoricamente perretto o perfettamente rispon– dente alle veduto di laboratorio, non fu però incorag• gianle. L'ignoranza., la noncurnnza, le difficoltà prallche race\ 1 ano sì che l'adozione di quostl mezzi protettivi fl· nlsso col diventar dlfllcile; e 1 so quindi la misura. stava e poteva in singoll ca-.l considerarsi come 1>rOv\'idenzlnlo 1 non era meÒ vero che, di norma, essa urtava contro delle impossibiliti\ di applicazione. D'altra parte, si tonta,·a la guerra dirotta alla zan– zara: caccia mollo Impari, per un Insetto prolittco In sommo grado, o tale che, io ogni più piccola pozzan– ghera o in ogni J>iù piccola accolta di acqua 1 trova. 11 terreno propizio por deporre delle uova. F'ortunatameuto 1 od in grau parto por merito cli Koch, di Celli e di Grassi, andava stabilendosi Il principio che, con continuate o lle,•i somministrnzionl di chinino, si Impediva l'erompo"~ degli accessi malarici negli infe1 ml recidivanti (veri continuatori elci ciclo ,•itale del pams– sita, e romitori cli materiale iufottanto allo zanzare), o nello stesso tempo nel sani con ugunlo mozzo si stal>I· li,·a un pn.rticolaro modo di e!lsere, In rngione del quale l'infezione ultorioro diventa,·a impossibile, anche Re qucflti snni venh•ano punti da zanzare rnalarifere. Si iniziam allora quella che, con pnrola felice, ru detta lloniflca umcurn, e, per nLtuare la <1uate 1 occorreva prima d'ogni altra cosa avoro a disposizione a tenue prezzo del buon chinino opportunamente preparato. ~; in questo momento che interviene li\ parte p\ì1 ofll· caro della nostra legislazione antimalarica: quella ri– guardante il chinino di Stato e la sua dlstriliuzionc. Questo assieme di leggi e di regolnmenli (le leg~i comprendevano la preparazione del chinino statario, la sua diffu<1ione, la sua distribuzione gratuita o a prezzi eh favore in ca<JI ,tetcrminatl, ecc., furono oggetlo di critiche a<Jsai vhacl. Oltre allo critiche non disìnteres sate dei privati produttori 1 cho non poto\'8no tollerare senza protesto la facile concorrenza dolio Stato, sorge– vano non meno flcro le critiche di coloro che trovavano audace o pericolo,a la nuo,·a industria di Stato. Si gridò allora che lo Stato non soltanto race,·a un catth·i1<1lmo affare, ma che 1 oltre a trasrormarsi in un pessimo indu• striale 1 avrebbe finito col rovinare ngli inizii unA. lotta profilattica, cho gli iiiienlsti avevano garantita atla a liberare l'Italia dal secolare flagello. 1,:ru veramente fortuna che le leggi non sieno nnu– rragatc. Oggi, a r, anni di distanza 1 volgendoci iudiotro, noi contempliamo con orgoglio l'opera compiuta, ed, una volta tanto, po!!,lamo proclamare che la legge ha servilo a qualcosa, e che non soltanto lo Stato è divenuto un buono e saggio lndnstriale, ma cbo ha giovato mirabil– mente agli interessi della nazione. Certo - o provengo la critica - i benefizi ottenuti nella lotta contro la malaria non po,<Jono e non deb– bono esclusivamente attribuirsi al chinino di Stato. A!tre norme (cura razionale doi recidivi con pre1mratl a base di chinino, ma contenenti altri materiali, Im– piego di preparazioni speciali dell'indu,tria prh·ata - esanorele e simili - 1 difesa meccanica, ecc._1 1 ed altri metodi di intervento hanno avuto la loro parte noi dc– termioaro il successo; ma è indubbio elio il merito principale del successo spetta al chinino di Stato. A ragione l'on. Celli, nel riassunto cho accompagna l'">" Relazione della Società per gli studi sulla malaria (Società che ha un posto d'onore nella redenzione ma– larica dell'ltalia) 1 esalta l'opera del chinino di :-.tato 1 attribuendo a questo prcdotto la massima parto ciel successo. 11quale non ò soltrrnto igienico, ma anche flnanzlnrlo. L'unita ta,•oln dico assai beno come si sono comportati rispettivamente la mortalità por malaria, la ,·endita del chinino statario, e l'utile che ne è ri,iultato per l'erario: Chi11i110 clf Stato e m?rhtlitcì ver mala1·ia. Consumo di chinino 111staio Anno i.:11. lln11,nzl1ulo \'('UIIUII 19fl:?-1903 1903-1904 U)04-1905 100)-1906 ')•>4<> 7'234 1/071 18,716 llorlAlltR per m11,\11rl11 nm lll'III ld1•ll'111.l~IHIA - del ehlnlllO di "lfth.1 Anno Tolalr morti In lire l !.9~1 H!!IH IH!l7 189H J"i!l!I 1!100 1901 J!IO'.! 100:j HI04 1905 lli.464 J 1.017 11.:147 11.:ns 10.~11 15.:-ifì5 1:t:,61 9 90:3 H •.'ll3 ~.f,01 1,bSS :t1.'JiO l"-:l.038 183.382 2S0.000

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