Critica Sociale - Anno XVI - n. 16 - 16 agosto 1906

CRITICA SOCIALE per mezzo di un regolare documento scritto (covenant), a costituire un organismo politico secondo certe norme fonclnmentali, a gunrentire lo quali si nominavano dei funzionari; e como parecchio cli questo colonie consor– "arono a lungo il carattere di teocrazie democratiche; e come gli abitanti di queste colonie si credessero in– vestiti d'una se1·io di diritti loro garantititi dalla Com– mon Laio, dallo Patenti reali, dalla Co~tituzione inglese. A tutto ciò va aggiunto che la loro filosofla giuridica si in!lpira,·a a' principi di Locke e di )lllton, secondo cui il cittadino si ovol\'e dall'Uomo allo stato di Natura, non mediante una rinuncia totale rtei suoi diritti natu– rali nelle mani del potere sovrano (Hobbes e Rousseau), ma mediante una rinuncia limitata a quanto basta per meglio garantire la sicurezza del godimento della rima• nento parte dei diritti naturali, che il cittadino si riser– bava. ltt qul'!sto ordine di idee soltanto diviene concepi– bile una Dichiarazione di Diritti che nessun potere stabililo può \'Ìolare e a garantire i quali ogni potere stabilito esiste. Basterà che Re e Parlamento inglesi 1 con !o famllse disposizioni flscali 1 si mettano in contrad– dizione coi principì della Commou /.,aw ribaditi dalle Clrnrlers e consacrati dal Diritto Naturale, secondo cui il cittadino inglese non può essere tassato che dai suoi rappresentanti, e secondo cui le colonie non potevano esser tassate che dai loro corpi legislativi, pcrcbò ogni colonia formuli il suo Bill o( Rights, enumerando i di– ritti storici posseduti e le ragioni di diritto naturale che li suffragano. Fino all'ultimo c'è am~i noi Congressi grantlO esitazione o riluttanza a ritenere che un richiamo alla legge naturale sia piì1 forte che uno alla Costitu– zione inglese. l coloni non si gettano esclusi\'amente in balla del diritto naturale, se non quando i richiami al diritto storico si dimostrano \'ani. E ancora. La teoria del diritto naturale con i snoi principi di eguaglianza e di libertà, e la teoria conse– guente del contrntto sociale, do,·evano alle colonie in– glesi, originate da patti scritti, e viventi in condiziono di grande libertà. ed eguaglianza renio, ove ognuuo, passando i confini, ridiventava uomo allo stato di na– tura, sembrare semplicemente l'espressione di fatti quo– tidianamente ,,isibili ad ognuno. In Francia le disugua• glianze politiche e sociali non potevano suggerire nu\lt\ di consimile. Di qui segue una considernzione importan– tissima. La Dichiarazione dei Diritti americana è fatta. valere contro una forza esterna e non ha alcuna conse• guenza sociale all'interno, ove una Corte suprema prov– vedo a garantirne gli effetti. La .Dichiarazione dei Di– ritti francese non poteva non essere una dichiarazione di guerra a tutto uno stato di cose interno, di cui es~a signiftcava la negazione. I principi di Locke e il Bill o( Hights del 1776 sono l'es1>ressione d'uno stato di coso esistente o la sua giustificazione, quelli dell'89 sono un programma da attuarsi; ma 1 appunto per questo, 11011 d.ovevano a\'ere la stessa sicurezza dei primi; pE rchò tutta la tradizion6 monarchica, tutta la tradizione cat– tolica e la filosofia di 1-tousseau si combinavano assieme a porre l'individuo in piena ed assoluta l.lalìa dello Stato. Onde, a me non sembra nemmeno \'Ora l'altra affer– mazione del Levi, che i principi sanciti dalla Hiroluziono Francese siano a ·fondamento delle moderne istituzioni libere. r.a lliYoluzlono Francese ha een•ito a ,,01gariz– zarli; ma nè li ha formulati, nò li ha rispetta(i. Ali'OP· posto che in loghilterra e, anche più, negli Stati Uniti, o,,e lo spirito della legge ò che sia permesso tutto ciò che non è e<ipressamente vietato, in Francin, O:?g-i ancora, jn gencr.,le, è \•ictato tutto ciò che non è espressamente permesso. E, dopo la Rivoluzione, il Diritto amministra– tivo non solo non è stato rifuso nel Diritto Comune, ma non ha ratto cho avviluppare sempre più strettamente la libertà dei privati a vantaggio di quella dei fun– zionari. Io riconosco completamente col Le,,i che il •rerrore ed altri eccessi sarebbero ei;ualrnente avvenuti ancho senza la Dichiarazione dei Diritti; e riconosco pure che questa ern. suggerita in ogni suo punto da cento ingiustizie esistenti ed esprimeva abbastanza bene e con molla moderazione ciò che doveva JJrendere il loro posto. Resta sempre però che la coscienza politica e giuridica del popolo francese di per sò era immatura a tale programma perchè l'indizio primo dì una coscionza giuridica ma– tura è che il diritto si sviluppi insieme all'organo nor– male con cui si rimedia alle suo lesioni; come ò della Corto Suprema Americana, come ò dei diritti ingle~i emananti dai verdetti clelle Corti ordinarie o dallo riso luzioni del Parlamento. A l'i"OEI.OCm:S1'1, RECENTI PUBBLICAZIONI della CRITICA SOCIALE F. MEHRING:Dodici anni di leggi eccezionali (1878• 1890) ; storia del la reazione in Germania con– tro il partito socialista; con J>refazione di Claudio 'l're,:es. - Un \'Ol. di pag. \'IU-288 . . . . L. 3 - (Per gli abbonati alla Crltlca Soclalt, sole L. 2). F. ENGELS: L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato; traduzione di P. Ma1·ti,– g11etti, con introduzione critica di .b'. JJernslein e aHertenzo filologiche di F. 1'ttrati. - Un \'OI. di pag. XXXVI·2-l4 • . , . • , , • n 3 - (Per gli abbonati alla c,·mca soclalt, sole L. 2J. SYLVAVIVIANI : La verità sulle spese militari (pa- gine 48) . . . . . . • . . . . . . • ,, - 25 LOSTESSO: Le riforme militari tecniche, J. La marina - 50 LOSTESSO: H. L'Esercito. Il reclutamento . ,. 1 - RERUMSCRIPTOR:La questione meridionale e il fede• ralismo. . . . . . . . . . . . . . . ,, - 25 LOSTESSO: La questione di Napoli (Come si sgomi– nerebbero le camorre). . . . . . . . . ,, - 15 F. TURATI:I Tribunati del lavoro. Un voi. di pag. 96 ,, l - LOSTESSO: li diritto di riunione. - La risposta alla Corona (discorsi alla Camera). - Un ,·ol. di pagine 128 . • . . . . . . . . . . • ,, - 50 LOSTESSO: Il partito socialista e l'attuale momento politico (3a ed.) colla Risposta ai contraddittori ,, - 20 LO STESSO: La politica a zig-zag dell'un. Giolitti ,, - 20 LO STESSO: Il partito socialista e le sue pretese tendenze . . . . . . , . . . . . . ,, - Jf> LO STESSO: La politica postale-telegrafica e il per• sonale . . . . . . . . . . . . . . 11 - ~5 LO STESSO: Il bilancio postale e la questione tele- fonica . . . . . . . . . . . . . . n - 25 LO STESSO: I cimiteri dei vivi (per la rirorma car• ceraria) . . . . , . . - 20 I O STESSO: La fine dlele tendenze . . . . . 11 - 10 C. TREVES,F. TURATI, I. BONOMI e G. CASSOLA: Le Leghe di resistenze e il partito socialista . ,, - 20 F. TURATIe CLAUDIOTREVES: Socialismo e Radi• callsmo; polemica con E'rrico De Marinis - 15 SCHIAVIA.: GUscioperi e la produzione . . • ,, - 25 C. PETROCCHI: La teoria marxista della miseria crescente e la sua unica interpretazione . . . ,, - 20 LO STESSO: Le presenti condizioni dell'emigrazione italiana . . . . . . . . . . . . . . " - 25 G. CASALINI: Le abitazioni Igieniche e a buon mer- - · · · · · · · · · ······-• I. BONOMI:La crisi del movimento socialista . . ,, - 10 lnviar~\ al~io ll~~iale Portici Galleria 23, MILANO. ÙIUSEPN~ RIOAMONTI, gerente 1·es1,onsabile. llllano, l"i $ 1!10C • Tlr,ograda Operai {Soe. eoo1).J, c. \'Ht. Em. 12-16.

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