Critica Sociale - Anno XII - n. 16 - 16 agosto 1902

CR[T[CA SOC[ALE 245 sono aumentati, almeno del triplo, i periodici set– timanali di propagandi, elementare (chi dice che non si parla piì1 di proprietà collettiva e di lotta di classe?); i nostri compagni sono entrati in paesi, prima chiusi come monasteri; i voti di parte nostra, nelle recenti elezioni amministrative, sono cresciuti dimolto, sia che i socialisti abbiano combattuto da soli, sia che abbiano stretto alleanza. Nè si deve di– menticare che, eia un anno e mezzo, un nuovo ne– mico, che prima 8tava nell'ombra., si ò schierato a1>erbunente contro di noi: parlo ciel prete. Racco– gliete in elenco tutte queste osservazioni di fatto che sono venuto sparpagliando, e, se vi sembrano piccola cosa, se credete che il gaJlo socialista abbia perduto Ja cresta, dimenticatele: ma non potete di– menticare le molte centinaia di scioperi avvenuti nel breve spazio di venti mesi e guidati, quasi tutti (vedi caso!), dai soci:1.listi " addomesticati. ,, L'ostru– zione, vittoriosa in Parlamento, s'è trasferita in campo aperto, di fronte al padrone, al suo privi– legio, alla sua polizia; e ha dato la prima battaglia al capitalismo; ha conseguito li~ prima vittoria; ha cominciato Ja riYoluzione socialisto, rivoluzione di fatti, non di chiacchero, intaccando il principio di aut.oritì1, costringendo i padroni riluttanti a ricono– scere lo associazioni elci lavoratori, ossia a ricono– scere quel principio o quel fatto che poteniialmente ('0ntengono il divenire del socialismo, e modificando, quei rapport.i di propriet.'l che stavano fermi da se– coli, piantati nellR.roccia feudale ancor più che in terra borghese. ~fa l'Italia, già. terra di morti, è stia di capponi! . .. 11 primo torto dei nostri accusatori è di guardare soltanto all'ozione parlamentare, la <1uale una volta, per necessiti, dettate dalla reazione, compendirtva h~ massima parte del Javoro socialista, e di trascurare, 11elleloro critiche, l'opera compiuta fuori di i\Ioute– citorio, che è stata assai considerevole in questo scorcio cli tempo. E sono quei medesimi che, nelle ore perse, auarcheggiando, ci attribuiscono il vizio del " parlamentarismo ,,. li secondo torto è di guar– dare a un solo momento delht nostra vita parla– mentare, a <1uel periodo di ostruzione che fu ecce– •donale e però transitorio. D'altronde, i socialistissimi non ignorano che l'ostruzione parlamentare fu, per il suo fine immediato e per il suo contenuto mo– mentaneo, una. delJe pagine meno t:1ocialiste nella vita del partito. Fu la battaglia per lo. libertà. Le schiere più varie della de1nocrazia furono conruse pilt che allea.te . Era necessità: essendo identico per tutte lo scopo, identici i mezzi per conseguirlo, 11011 potevano differeniiarsi. Poi, come ho detto, l'ostru– :-:ionefu limita.ta, come in u11torneo, a Montecitorio. U paese sonnecchiava; non offerse, ai deputati della libertà, nessun aiuto cli dimostrazioni e di scioperi; <liede solamente aiuti cli " simpatia " o molti voti nnonimi neUe urne politiche del giugno 1.900.Ciò uoac.limeno, coloro, che ci richiamano ogni giorno al ri::ipetto della dottrina pura, ricordano, della storia socialista italiana di questi ultimi tre o quattro anni, e ci portano ad esempio solamente l1episodio della. ostruzione; e dimenticano l'unica nota di socialismo C3pr~ssa allora-, cioè la dichiaraiione costante dei ùeputati socialisti, che l'ostrnzione fu voluta e or– di11uta.per il fine specifico di conquistare al prole– tariato le libertà politiche elementari, prima la libertà di associazione . .8 l'ostruzione risultò vittoriosa ap– punto perchò tale conquista fu ottcnut.t. L'ostruzione deatò Uenova: il proletariato ligure, fOl'::iC il pili perseguitato, da,•a all'Italia operaia il segnale delhi ri::;cossa, e dà oggi pieno assentimento alla politimi degli " addomesticati ,,. Da quel giorno il proleta– riato italiano ha imparato ii servirsi delle libertà. -I L.I Al l U per lui conquistate. Vi è dunque successione logica tra l'ostruzione parlamentare e l'opera presente. Chi non intencl·e questo non intese l'importanza della ostru:-:ione; chi non apprezza il lavoro vasto e pa.– iient.e dell'oggi creclò per certo che i deputati della ostruiione ballassero la carmagnola intorno alle urne roYescia.te inYece di battagliare per la conquista delle libertà: ossia si scambia il mezzo per il fine, o, peggio ancora, si fa consistere la politica socialista in un grido o in un pugno, a somiglianza di quei repubblicani che riassumono la repubblica nel ber– retto frigio. Or questo indugiarsi dello spirito nello formo eroiche dell'ostru~ione, il riposare nel l}assato e più il desiderare, con voluttlt misticn, il ritorno della reaiione, come molti fanno, io dissi un giorno pol– troneria. Parve una bestemmia. Qualcuno contrap– pose alla mia accusa di pigrizia intellettuale la pro– pria. attività meccanica: in tal caso, l'organetto cli Barberia sarebbe il pilt alacre cervello dell'universo. Aci altri sembrò che la pigrizia non si potesse con– venientemente unire con le forme eroiche dei :: ri– voluiionari "' queste apparendo l'antitesi cli <1uella. Un piccolo esempio del contrario: la parte pili rivo• lu:-:ionaria dei repubblicani, che si astiene dall'urna ed ama il bel gesto, è divenuta a poco a poco il piì:t pigro e il meno intelligente cli quanti partiti sono in Italia. 11 che mi sembra fatale, poichè la ( >regiucliiia.le del bel gesto dispensa dal lavoro le cellule cerebrali. Quando non si dehbano fare clistin– iioni tra classe e classe borghese, trà partito e par– tito, quando si premetta che tutti i Governi borghesi si equiYalgono e che le differenze, so ci sono, non riguardano il proletariato, quando ci si dispensi, daYanti una possibilit.\ cli sciopero, dall'e• same delle molto e varie condiiioni circostanti, quando si riducano uomini e cose al comune deno– minatore dello stesso esercito nemico, noi ci saremo dati l'estetico atteggiamento eroico di Orazio sol contro Toscana tutta, ma avremo anche congedato il pensiero dalla scatola cranica. Quindi, la tendenza a sopprimere i gradi (i quali richiedono un lnvoro di valutazione e una fatica intellettuale) e a portare ogni cosa allo stesso livello. " Gli avversari sono allibiti ": così in quasi tutte le corrispondenie man– ciate all'Avanti.! sui risultati delle elezioni ammini– strative, avessero vinto o no i socialisti. E quando vennero a galla gli scandali della camorrn napole– tana, da ogni parte si mandava all'Avanti! denunzia cli camorre " uguali ,, o cli " peggiori ,, Casale. Che gradi e che differenze? Giù tutti in un fascio! (1) Quindi, anche la tendenza a lasciarsi trasportare dalla forza d'inerzia all'indietro, verso le concezioni semplici, alle abitudini mentali ciel passato. 'l'cn– dcnza per mo' di dire, non certo nel senso fresco e (I) IL vezzo (li fl!.bbrlenre Leggi \·erar11ente uguall !)er tutti o di gc– neralh:znro sulla scorte. di duo o tre fntterelll ò anche J)roprlo a cerio posllh·lsmo racllon<'. L'unlcne del 11artltt 1101io1nrl,eomo ogni metodo, h!~ I suol Inconvenienti. l,n logica vuole clic, 80 l'unione è 1111 ratio che glO\'ll, 81 procuri di rimuovere gl'lnconvcnlentl . .\la la oir Lea 11ropo11ee !I " rtvo1tu:1onarlsmo " dl&11ono:o dls1>0ne di 1un– mRzz11.ro l'unione, come ct1t, 11errocltlcre alounl rami secchi, attcr– raue Ja pianta. f:nrtco Ferri, per alcuni tnconvonlentl da lui notati - o non bene esem11lltloatt - nelle recenti olezlonl nmm!nlstrail\'C, Ila sorltto un articolo (SOci(lt;smo del IO agoslo), Il ( 11111.le 1)rlncl1)\11. con 11uesta eon<:luslono: " Il J>OJ)o/w·i.smo è dell'unlouc del partltl 11o}iolar! ciò ohe Il pRrlamentarhrn10 è del parlamo11to e Il ml\lh1rlsmo de!l'osorolto: la degenerazione, cioè, con tutt I suol 11roùoUI d'lnfe• z\one 1101\tten o sociale. • •; po\ehò e.rii seguita s11le1,a11t10 che, 11er non 1wero Il " 1101)olarl1mo,,, tlollblnrno sopprimere l'unlono ùcl 11RriltlPOl)Olarl,001110 11ornon avere !I mllli11.rl~ mo101111r!mere l'eser– cito, eo~l lo, rinuuodando Il fl!o logico 011. 1111 Interrotto, aggluui;o: _ o come, 11ert11sperdere Il 1111.rla.mentarlsmo,dolillla111\'Olore l'll.bO• lz\one del l'Mltl!IIClltO, - \'lnl l'anarohta e lo elmllltudlut .... ))081· ,·lste!

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