Critica Sociale - Anno XII - n. 16 - 16 agosto 1902

CRITICA SOCIALE 253 opposizione con ... la legge. Infatti, nel nostro ordi– namento tributario locale, non vi sono imposte sul patrimonio, e solo vi si avvicinano, in un certo senso, le due sovrimposte reali sui terreni o sui fabbricati. Ora, per trasformare queste due imposte, bisognerebbe mutare anzitutto l'ordinamento dei tributi diretti dello Stato, e tutte le leggi catastali che no derivano. Ed eccoci al terzo esempio. Scrive il Ferri: " la munici1>alizzazione, invece di tendere - come ò nel programma socialista - al sollievo dei contribuenti riducendo le spese e rinunciando al reddito fiscale dei senizi pubblici, per avvicinarli al minor costo possibile, di,•cnbt invece (per opera., s'intende, degli nlleati borghesi) un semplice spostamento di redditi fiscali ,.,. Qui vi sono due colossali inesattezze di fatto. Anzitutto, non è vern che il " programma. socialista vieti ogni profitto nelle im1>resc munici1>1-1lizzqte .,. li Congresso •li Homa non ha. stabilito nulla cli simile, ma Hnzi ha consentito che, fino a che non surì, pos– si\Jite togliere o~ni tassazione indirntt.a, l'imposta, che viene pagnbt per esempio cla una persona che fo uso di una tr11111viamunicipalizzata, è da prefe– rirsi all'imposti, che anche il pili povero elevo pa~nre sul suo pane o sul suo lardo. In secondo luogo, non è affatto vero ehc tutti i partiti borghesi e inclivi– dnalisti vogliano ricavare un reddito fìseale dfli ser– vizi pubblici. li movimento dottrinale contro il pro• fitto nello imprese municipali ò partito invece - e il Ferri, cl~o legge molte Hiviste, non lo dovrebbe ignornre - dagli economisti della scuola liberale, cioè proprio dagli individualisti pill genuini! Dopo di che, potremo concludere che la prima oflì.mnazione del l'erri, secondo cui, anche ncll'at– tlmzione di 1: 1111 progrnmma minimissimo ,,, i socia– listi non possono mai accordarsi perfettamente con altri partiti, ò inesatta e contraria alla verità. 2° - L'alleanza elcttornlo produce, a detta del Ferri, questo affetto: che, " alleati coi borghesi (de· mocrntioi o repubblicani), i sociaUsti non possono f'ttr pili una vera pro1>agandn ed organizzazione di classe fra i proletari dell'officina o della terrn n· Anche qui l'affermazione ha bisogno di essere corroborata da. esempi, e il l<'erri ne adduce due. li primo è espresso in forma interrogativa.." Come può la Camera del lavoro o l'operaio singolo spie– gare la bandierft. della lotta di classe, se il Sindaco o la Giunta, che clànno i sussidii collettivi o per– sonali, sono dei borghesi 1 industriali o proprietari? ,, La. risposta non la diamo noi; la. possono dare i nostri organizzatori, le Relazioni annuali delle Ca• more ciel lavoro, le notizie disseminato in tutti i g-iornali, e finalmente le statistiche degli scioperi. 11Ferri potrà constatare così, che queste Camere de! lavoro, sussidiate dalle amministrazioni po1>0Iari e mag-nri da un Sindaco proprietario, non solo spie– ~ano " la bandiera della lotta di classe,, - la quale cos11 sarebbe molto coreografica, ma anche molto innocua - ma. fanno la lotta, di classe. B ciò perchò il sussidio, dato come dovere del Comune vel'sO una istituzione cittadina, non può suscitare alcun senti• mento di gratitudine, sentimento che è soltanto compatibile con l'antico e già sorpassato concetto che le concessioni della borghesia abbiano un'origine etica. Quanto all'altro esempio, secondo cui, laddove 11alleanza elettornle si ò stretta, è resf~ difficile la propaganda delle nostre finalibì, specialmente se desunta dai " fatti della vita reale, economica ed amministrativa cli quel paese ,,, è bene distinguere. Se la propaganda vuole insistere su quei principii che, a furia cli venir semplicizzati, non sono pH1veri, è certo che un ambiente, dovo la vita politica si è evoluto, non ò pilt per una tale propaganda adatto o G110 mn o e propizio. Come infatti poter dire, senza smentire le cose, che tutti i partiti borghesi sono pressochè identici e che i radicali si avvicinano molto di più ai reazionari che non ai socialisti? Come affermare, in simili ambienti ohe davanti all'organizzazione proletaria il partito democratico vale il moderato, quando invece " i fatti della vita reale ,, dimostrano il contrario? Ma, se In propaganda nostra. non ama sacrificare la verità. al successo clamoroso e fugace, allora nuche lo alleanze elettorali nqn impediscono nè l'afferma.zione delle nostre idee, nò il progresso del nostro ))artito. 3° - .ln alcuni 1>aesi,dico il :Perri, c'ò la ten– denza a costituire un partito JJOJ)Olare, che non ò pili iJ risultato cli u1H~alleanza, ma che è u1111. ,•cm o proprin fusione. Oro, questo ò un i.: sintomo eYi– clente dello aherrazioni confusioniste a cui si arriva mettendosi sul piano inclinato dolio nllcanzo eletto rali ,,. Qui il Ferri descrivo un fenomeno, ma non lo penetra. È certamente vero che in moHi paesi del– l'rtaliit meridionale l'unione dei 1>artiti popolari ns– sorbc lo fisonomie singole elci partiti alle1tti. .Mn perchè:l Pcrchò quivi il proletariato, come· forzn olottoralo, ò !lncora assente: l'analfabetismo, che rnggiungo persino il 75 ¼, recido i nervi alla massa operaia. r1 partito socialista ò quindi fatto di bor· ghesia scontenhL e di energie intellettuali, e perciò non profondamente diverso cln~li altri partiti demo– cratici. Anche la sua azione quotidiana, intessuta di 1otre contro le camorre locali, ci rende im1>ossibilo scorgere quando predomini l a fìsonomi:~ socialisti, o quclh1. repubblicana o quel.la radicale. Ma, appunto perciò, il feno meno non ò un pro– dotto delle alleanze elettorali. Esso precede le nl• lcanzo -· le quali non sono possibili iiO 11011 do,·c i partiti sono nettamente distinti - e, proceclcndole, non può essere una " clegenernzionc ,, cli esso. Dei tre argomenti, dunque, recati dal ];"'erri n. so– stegno della tattica intrnnsigente, nessuno resisto al cimento delh1 realtà. Con cho non intendo Hffatto affermare che se ne possa dedurre la bontà, in tutti i casi e in tutti i luoghi, della tattica transigente. Credo soltanto d'aver dimostrato come il dogma. in– transigente non possa avere ragioni assolute e ge– nerali per venir affermato. La tattica ctettornlo ò COHamutevole nello spazio e nel tempo, e non 1>ntisce npriorismi di nessun genero. La clelibcra.zionc del Congresso di Uoma htt risolto per sempre il problema. ibi. GLIAGENTIDELLOSTATO e i partiti reazionari Mette conto di riparlarne, poichò la quesUono è sempre sul tap1>etoe più lo sn.rà.domani. Agli agenti delle posto o dei telegrafi, che primi tentano una forma di orga– nizzazione solida e largn, preordinata. a un 1 azione cal• colnta - tunge dalla egoistica passh 1 ità <leivecchi clul>s di travetti, come dall'andatura primiti\•a e incomposta della resistenza operaia - seguono nitri ordini di lavo• ratori dei pubblici uffici: ieri a Genova quei della fi– nanza, domnni a Firenze gli insegnanti delle s-::uole medie; e ogni giorno una schiera nuova fa capolino. _Al bisogno economico che li spinge, nll'csempio delle Fc• derazloni di salariati che la libertà politica suscita e riscuote, si aggiunge, più immediato, il contagio rra loro medesimi: fra breve - se perdurino, noi niutando, lo circostanze propizie - sarà tutto un nuovo esercito i Il

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