Critica Sociale - Anno IV - n. 17 - 1 settembre 1894

200 CRITICA SOCIALE PICCOLA PROPRIETÀ " HOMESTEAD ,, l.. a. vnria origino della propriofa trova, mi sembra, un naturale riscontro nella formazione dolio rocce. Queste, cumo la propri età, possono essere il prodotto di un subitaneo sollevamento (forma1.ione ignea: con– quista, confisca, spoliazione, ccc.), oppure di una lenta sedimentazione (formazione nettuniana: appropriazione o accumulazione del plus-valore\. Ciò por le grandi masso roccioso - grande proprietà. )la per i ciotoli, por i detriti - piccola proprieià - la natura c"iusegna clfei sono quasi sempre il prodotto della disgregazione dello masse maggiori (quotazioni e ripartiziono dello torre, occupazione di terreni comunali o di grandi pro– prietà abbandonato), non escludendosi però il caso che il ciololo si formi sul 1>oslocon sodimontazione propria: nccuruulaziono dol risparmio, oconomio, astinenza, ecc. Questo caso. por altro, è il più roro. E ad ogni modo, lentamente, cou·aziono dei secoli, questi ciotoli, ridotti in minutissima. sabbia, nei mari o negli esluarii dei ftumi, tornano in nuova. roccia. La piccola. proprietà, logo1•ata, sminuzzato, pol,•erizzata, ritorna a formare la g1•:.u1de1n•oprletb, da cui, noi più dei casi, t>ro– vonno. Che il processo in molti casi sia lungo e accom– pagnato da fenomeni che in apparenza farebbero su1>– porre una legge contraria, non nogoi ma non da ciò derh•a che la piccola proprietà viva davvero di vita propria e abbia o.vanti a sò un avvenire. Lo eccezioni dovuto a peculiarissimo circostanze lo– cali, corno l'esempio 1•ocato dal Bonzo di o.lcuni paesi del Monferrato (cho si spiega con la fama che godono quei vini e con la mancanza di forli caso d'esporta– zione), non valgono a distruggere la regola generalo. Quando la grande industria enologica a,•r;\ creato, in ogni regione, tipi costanti di vinoi quando i progressi dell'esporlazione avranno reso il piccolo produttore ,·nssallo del grande esportatore; quando lo malattie o le fallnnze di alcuni nnni renderanno necessario disporre di capitali per introJurre nuovi ibrhli, per rinno,·are t ,•iligni; quando insomma la tecnologia e la grande in– duslria si saranno impossessati della viticollura e del– l'enologia, ditemi un po· dove andrà. a finire allora la vostra piccola. proprietà 1 (') So di paesi ove lo sgomento della ftllossera. fece sosti• tuiro a rinomati vitigni la rofraltaria vite americann, e bastò perchò i piccoli proprietari locali rovinassero immodiatamonto sotto il discredito del nuovo e cattivo ,•ino Ja essi prodotto. Ma un grande proprietario non · commetto simili sciocchezze e, ad ogni modo, non crolla o.Iprimo colpo di vento. La rottura del trattato com– mercialo colla Francia, che inondò tutto il Piemonte coi vini del Monferrato, deprezzando nitri vinelli forte– mente commerciali nella regione, mandò parimenti in malora i piccoli proprietarii che li producevano. Che l'Italia meridionale impari soltanto a confezionar meglio i suoi ,•ini, e ndJio allora - fors'ancho nel Monfer– rato - la piccola proprietà viticola, elio ha sì e mira– bili sorti o progressi ve ». lnterrogltinmoìi quesli minuscoli propriotarii, come vivano della loro terra. Eccone una prima serie. Questi vetrai, arrotini, calderai, stagnari, spazzacamini, seg– giolai, suonatori ambulanti, rivenduglioli di frutte cotte ( 1 ) Veggan11l 1 per ahro, a questo propotllo le ugarl osserva• &Ioni di Giuseppe OOnM>, nell':iltro articolo lnterllo In que,to 11euo numero: I UmUC tccntcl del cotleltttllmo. 1,,i,t(I della CRITICA). Bib 1oteca Gino Bianco o candite, lavoranti in salumerie, ecc., sono tutti pic– coli proprieta.rii, i quali, noi pochi mesi che stanno nelle città o battono la pianura, guadagnano il pane di lutto ranno per sè o poi loro. Avviciniamoci alla frontiera; qui i piccoli propriotarii sono contrabbandieri di pro– fessione. Coslà, vincendo la necessaria nostalgia del– l'tt.lpigiano proprietario, emigrano buona parto del– l'anno, perchò il paziente, faticoso lavoro delle loro 1·ive non li sfama che per una. stagione. E molli paosl del Veneto e del Piemonte videro sparire la piccola J>ropriotà col cessare dei grandi lavori all"inlerno od all'estero, ai quali questi proprietarii accorrovanoi ve– nuto meno questo sussidio, si videro essi mancare il 1>anee la terra insieme. Calcolate infatti, al prezzo corrente, le spese di mano d'opera, di trasporto di semi, di concimi, ecc, di cui si scr,·e la piccola proprietà. e vedrete che, quasi ovunque, quel grano, quella segale, quel saraceno, quel mais, quelle patate, quegli ortaggi, ecc., che essa produce, costano un terzo od un quarto più del prezzo normale. Considerate l'alto prezzo di questi terreni, prezzo d"atrezione (in certo zone del Piemonte, tutte roccia schistose o granitiche, si pagano i boschi, i prati, i seminativi, cumulativa– mcnlo, fin 4000 lire); ;ponete mente all'alimentazione, tutta cereali o tube1•i inferiori; ripensale a quel com– plesso di circostanze che ranno del piccolo proprietario il tipo dell'uomo gretto, senza iniziativa, liti!(ioso, avido dell'altrui, usuraio fin coi parenti, pronto a. tutto per carpire un palmo di terra - o poi nega.te , se vi riesce, che la piccola proprietà sia:economicamento pas• siva, quindi esiziale alla ricchezza pubblicai tecnica– mente, refrallaria ad ogni progresso agricolo e mal rispondente allo esigenze del mercato internazionale; e per questo ragioni destinata. ineluttabilmente a spa– rire. O sarà assorbita dalla grande proprietà, o andrà a formare lo primo proprietà collettive delrav,•enire, non appena questo si delineeranno sulrorizzonte. . .. Alla piccola proprietà. cho immiserisce e scompare, alla disoccupazione rurale che si estende, ai tumulti, agli scioperi, allo resistenze, all'organizzazione di classe elle per forza di cose si propaga, si crede ora di tro– va1·e un rimedio cfllcaco o duraturo con l"istituto del– l'homesleacl. Esaminiamolo rapidnmcnte. Concedendo gratuitam8nte, o contro un canone, in assoluta proprietà a. una famiglia di lavoratori un pie• colo appezzamenlo di terreno; anticipandole, se sprov– vista di tutto, lo sementi, i concimi, gli strumenti, i materiali necessarii ; ru•orendola nel credito e nello smercio dei prodotti; non veniamo torse ad &\'ere - corretta, so si vuole - una nuova edizione della pic– cola proprietà o.llualo1 Col rendere inalienabile e inse– qucslrabilo lo.lo proprietà, coll'impedirne ogni fraziona• mento per divisione o succe~ione, non si viene forse, d"altro canto, ad alTermare il diritto di tutti sulla terra e la necessità che sia posto un argino all'uso ed al– l'abuso della proprietà 1 Economicamonto, por altro, l"lwmcstead rimane sempre piccola. proprietà, piccola cultura; i sindacati, le asso– cio.zioni - d'altronde non obbligatorio - potranno scemarne alcuni inconvenienti, non toglierli radical– mente. Socialmente, si ha la strane1.za di creare - proprio ora - tanti piccoli proprietarii, legati alla · gleba. come gli antichi servi, senza libertà. e responsa– bilità. delle proprie azioni, propriolarii e agricoltori magari loro malgrado.

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