Critica Sociale - Anno IV - n. 17 - 1 settembre 1894

Critica Sociale RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO SCIENTIFICO Nel Re1,ao: Anno L. 8 • Semestre L. 4 - . 1.ll' E•tero: Anno L. 1e • Semestre L. •,M Letl8re, t!aglia, cartolinMJaglia all'Ufflclt di CRITICASOCIALE: MILANO: Portici 8allorla V. E., 23 (2' DIIIO 101111) Per MILANO al pub abboaanl a.ncbe alla Libreria Dumolard: c. V, E,, u, e dall'editore M. Kantorowlcz: •la Manzoni, 5, Ano IV- N. 1,, Non al t1etule a num.eri aeparatl. MIiano,1. 0 settembre 1894. SOMMARIO Attu~lità. Alla r.,vifia dtl ,:onvrn,o: l,a ltddtd al programma (l.u101 0..:1,LA Tolatt! e LA CRITICA SOCIALE). I.a 1~u~ig!)~at1fo11dt e l'arl,IO<'ra.;la stcma"a (An. YnA~c1iico Comtncfr, u, J'/l'l'llilmr drl(fl l'ancka (1,A CRITICA), Sludt sociologici. Ancora d~Ue critiche cli Acl1Ule LorEa alfa t,or,a ckl tato,·e di ()a,·lo Marx; replk:i .il 1,rof. JI. Cole1t1 (Doll. Hom,o Souu). Ptccota p,·01,rtttd e ._ home.rtea1l • (m . .r.). I tfl~1i:!..':~~~~'1.%,~l cotleturfsm-, mila p,·0<1t•:to11e a!)1·tcola (GJU• Selle C(1'11J?O!J11e "U11'C'ld9ta11c: ,tor e t rt,rustont dt 1m .J(X'lallsta 1Contr1bul<l 1wr la ,1111rutsloneagrnr1a nel Congrcsto di Imola) \,\I'\'. Do)O!NJCU Sf'.\l)QNIJ. Il moi:lmemo .soci<,-lhrlll w•1 Ye11cto (U •) .4.ttmmct. Cadendo i-n q1test« q1tiiullclnci •ll Con– gresso nazionale socialist" ,u Imol<i che trat– te1•rà Jiw,·l di Milano ver V<'1'b giol'ni ,a CIJ'IIIJ>ilato,-e<lll questa 1•ivist<i prea.vvertia.mo i lettori che -il prossimo ·mimero ·ttsoinì 1n·obabll– mente coi• qualche glo1·1wt« ,li 1·Ua1·1lo, ALLA VIGILIA DELCONGRESSO La fedeltà al programma. La lettera che inseriamo qua sotto dell'amico no– stro Luigi Della 'l'orre non esprime soltanto la sua opinione pc1·sonale, ma quella di vari amici che, nell'atle!_lgiamento preso e da1 nostro e da quasi tutti i giornali del pa,·tito di fronte all'uso ed al– l'abuso delle llllo,·e leggi eccezionali, erodono di ve• dore una deviazione dalla buona via batluta fin.qui. Le diamo quindi la1•ga e volonterosa ospitalità e le risponderemo chiaramente, pe1·ché è oppol'tuno che questa discussione si faccia e che non l'iman– gano equivoci. CAno TURA'1·1, Permettimi di rispondere alla spiccia, così come mi ò consentito dal tempo e dal lavoro che mi dit. ,·ita, al– l'articolo tuo: Menzogne e rivolte dd Govcnw, com– parso nell'ultimo numero doli<\ c,·ilica. La. questione in esso adombrati\ è questiono grossa., che nel prossimo Confresso verrà. dibattuta o conviene che ali essa ci proparmmo tutti, a ciò le deliberazioni non abbiano a risentire di quel tanto di romantico e di sentimentale che è la tuo inevitabile delle grandi raunanzo .... latine. So ho bono inteso, lo cose per te, por rr;co ciel1wpolo di Crornona 1 pel Jioto di Imola, por l'Er1, nuova di Go noYa starebbero così: B1b1otec::iGino B1arco Le leggi eccezionali, so non furono ftLtto,sono cer– tamente o.pplicato contro di noi.: « di f'ronto all'infamia « inflitta allo O!>inioni,allo brutalità. dclii\ sbirraglia, ò « do,·er nostro, come interpreti di una cii.·ilfa più ole– "' vata, affermare la nostra solidal'ioU, coi perseguitati, « si chiamino essi l'a.vv.Gori o don Davide Alberlario »; e, per giustificare tale inattesa solidarioti, 1 tu scopri da un momento a11·a1t1·0 che il partito nostro ò iroppo numeroso pel grado di evoluzione a cui può tl'ovarsi oggi il socialismo in Italia, e che per conseguenza. la resistenza all'iltcgalo applicazione delle leggi eccezio– nali contro noi altri potrà. essoro l'ottimo dei roagenti, che darà un precipitato formato dello masso incoscienti o timide o ne libererà il liquido limpido o schietto, tu"tto succo o tutto \'i~rore,del partito rinnovollato. Ci sara, è ,·oro, qualche venatura di quello te1rpro forti e sin– cere, cho erano separate da noi da qualche dubbio (sic) sulla nostra dottrina; ma che ora, vedendo l'attitudine nostra di resistenza, stretti a. noi nella solidarietà. della. persecuzione, finiranno per essere lo migliori forze del nostro partito, insieme a quei tali borghesi ri"oluzio– nari che accresceranno lo nostro file, penetrando poi pertugio del disgusto e del dubbio. ~ono parole tue, ma sono le conclusioni anche dogli altri giornali che citai. Le in tcnzioni ,·ostro sono certamente buono. Voi pn• ventato elio possa apparire troppa affannosa paura nel gridare su pei tetti la nessuna solidarietà nostra cogli nnarchici, quali siano le difTcronzosostanziali fra. loro o noi, o vi pare convenga. sorbirci la cosciente conru– sione che il governo ,,uol creare, perchè, so avremo più persecuzioni, axrcmo in compenso coscienze mi– gliori e più risolute, maggioro rorza nel partito. Ed ò qui che, a mio credere, Yoi sbagliato o di grosso. Siamo o non siamo un partito organico, abbiamo o no una nostra positi,·a dottrina, che ci differenzia so– stanzialmente dagli anarchici O da tutli gli allri par– titi borghesi comunemente detti ri,·oluzional'i mentre nou sono che doi ri,·oltosi ~ Questa. di&tinziono (non è corto nella Cl'itica che sia necessario insistervi) fra noi che 1a, 1 orinmo per una grande ri,·oluzione storica, pro– dotto di una. cosciente o salda. organizzazione. o quegli allri che sperano nella rivolta anche indh•idualo, nella ribelliono sotto ogni forma cd in ogni occasione, so v'è momento noi <1uale dobbi:uno proclamal'la allo o rortc ò questo per l'appunto. Xon saremo cosi gli ultimi paladini, ma i.lHClllO an• cara una. \'Olta. affe1·matoquella sincerità Ctl 011estàche è Il\ caratteristica. morale del nostro partilo, che ò la necessità. di chi vuol forlemcnlo i·aggiungero una. mèta. Senza addan•one, turbati da quel sentimentalismo c:ho coglio spesso alrimpro"viso la nostra. fibra. laliml, ,·oi siete disposti, propugnato quasi, di lacero su questo di"ersità. e.li dottrina. o di metodi. Solto il soffio dell'in•

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