Critica Sociale - Anno IV - n. 17 - 1 settembre 1894

272 CRITICA SOCIA LE nano poi con un discreto risparmio che permetto loro di dh·enire coltivntori indipendenti o mono disagiati. l!I. - Condl:dono materlule, lr1tellel111ale e sociale del cuntadlno - ,h:lone modlfleatrfce della c:lrlltà. I contadini sono dn. distinguere in cosidotti C01'ladi,d groni (risiedenti in grandi poderi opuuCJsfoni), corti– ""'"; (risiedenti In mediocri o piccoli appe1,znmonti di terra. detti corti11c) o in 11ofa11li (operai agricoli). Lo condizioni dei contadini ui·otsi, che spesso convivono In associazioni 1>alriarc11lidi ramiglio, sono le migliori, sia perchò rorniti di qualche capitale, sia perchè sog– getti a signori poco esigenti o anche perchò lo posses• sioni, situate per lo più in basso collo o in pianura, sono rimuneratrici o ,•engono lavor;.lto ad aratro, richiedendo cosi minori opero o minori speso. Lo condizioni si ranno meno lieto so si passa a. tor– l'Cni meno nmpi o allo cortine, posto sul colle, ,love la. coltivazione è tutta a vango., ciò che incontra. la re~i– stcnrn dol contadino poi dispendio che richiedo. L. ln– cltie.1ta ag,-aria, malgrado le sue \'Oduto ottimiste, com– puta che la. ramiglla di un mezzadro marchigiano col prodotto dol terreno viene a percepire Jai 28 ni 30 con• tesimi giornnliori a tosta, \'aloro che può salire n.40· 15, o nella più \'anlaggiosa ipolc$i poi non può superare i 00 centesimi .. Ah, po,•eri apologisti dolio. mezzadria, cantate eantù.:um 1101:wm ! Però consentiamo che il mct– zadro godo nel fondo molli nntaggi accessori, fra cui non ultimo la racilità che h·o,•a di rirarsi delle passi– ,·i1à.sulla porziooo padronale ... e la maggiore stabilitiL della sua. sorte, sebbene molto dipenda dal capriccio indi\•iJuale del padrone. Onerosi o iniqui sono gli ap– J)Ondizi del J>o.ttocolonico e i scr,·izi personali obbli· gatori. Se i mezzadri posseggono non di rado qualche pir,colo peculio che rappresenta le quotidiano prh·a– zioni, so lo \'Odono srumare alla prima cattiva raccolta, alla prima disgrazia della rttmiglio. o del bestiame. Essi si ingegnano poi di gundagnare qualche sohlo andando a giornata o occupandosi in industrio sussidiario, corno la bB.chicoltura, la conreziono di canestri, scopo, doghe da. botti, la lavanda di biancheria, o dedicandosi tah•olta n qualcho piccola speculazione commercialo L"induslriu. tessile crusalinga. che, giusta un'inchiesta go,,ernati\':l del 18i6, pono,•a le :\!arche a capo dolio altre regioni d'Italia, si va rapidamente abbandonando. Nè si dimen– tichi che anche nello nostro campagne infterisco l'usura. I 110/auti si trovano in condizioni di \'itn. la più pre– cnria e miserabile. Il salario della giornata di lavoro, causa l'abbondanza dell'offerta, è molto basso o ,•a dai 40-50 centesimi a lire :!-2,:,0; il minimo d'ill\'erno, il massimo solo sotto la mietitura. Il salario medio oscilla tra gli 1!10centesimi o la l.. I. Por le donne il salario u dnllo L. 5 1nensili, cho insieme col \'itto o un parziale diritto di spigolatura si di\. nell'ascolano allo cosidotlo zapparelle, fino ai 30 o 1:::,centesimi giorna– lieri. Ma.1>ormolta. parte Jelranno i disobbligali sten– tano la ,·ila senza lavoro, o allora cercano qualche momentanea occupazione nella citti,, si dà.uno all"acc&.t· tonaggio, a raccogliere lo immondizie dello strade, al rurto campestre, all'emigrazione nella ~laromma. li cibo del contadino ò eccessivamente frugalo, po"ero di sostanzo nulriti"o, ciò che produco la scrofola, h, rachitide o tal\'oltn. anche la pazzin. Non mangia. quasi mai carne, uò beve che nello maggiori faccende il \'ino. Il pano spesso ,·iene ratto con rrumenlo mischinto a rormenlone o a ra,,a, o come s·usa nell't.:rbinalo ... a ghianda! L"acqua cito bevono ò il 1•ìù so,•colo cattiva o causa di tifo o d1 altro malattie. rurnno poco 111. sa- B1bllotec~Gino B1a o Iute; malati, sono restii a chiamare il modico e ad acqul• staro le medicine, dcorrendo più ,·olontiori alla cul'IL miracolosa di qualche madonna o di qualche strega od empirico. li ser\'izio sanitario ò mollo deficiente o tras• curato. La pellagra non ò ignota allo Ma.rcho o più rro– que nto nel '.\lacoratose. r.·inchiesta ministeriale del 1~1 l.fa por lo '.'larcho la cifra cli 4:J·t 11ellagrosi, occupando esso cosi il torz·u1timo posto nella scala della pcllngra in Italia. Le condizioni igieniche dello caso coloniche sono deploro,·oli, tristissime quelle dei tuguri dei brac• cianti. I letamai accanto allo case ammorbano l"aria o infettano non di rado lo ncquo dei pozt:i ( 1 ). La superslizìono religiosa ò radicata nei nostri conta– dini ftno al fanatismo .. \ ciò s·aggiungo l"ignoranza, com• battuta in parto dallo scuoio rurali,sebbone troppo scarso o quindi spesso inaccessibili, per quanto desideralo. f: malo che osso non combattano anche I pl'ogiudizi agri– coli. li contadino ò maltrattato dal padrone o mal visto dal popolo della cittii La rrase dispregialìva di quest:ul• timo: boia di w1 contacliuo! ò respressiono di un sen• timonto di tal quale invidia por il ,•illano, creduto in condizioni più pr~spere e sicuro del cittadino, con– giunto a un seni imento di ripugnanza. che gli eccita la sua rozzezza o dabbcnnggino, unita a una certa diNI• donza o maliziositit, che Jel resto finisco quasi sompro per ,·oniro gabbata. E non sono, a mio credere, estrnneo le traccio tradizionali di ragioni storiche che portarono in passato all'antagonismo tra la. cil!à e la campagna. L'esistenza del contadino trascorro solitaria o appartata dnlla vita civile, so no tos:tli lo reste religioso e lo tombolo che attirnno molto, colla lusinga dell"intercsse, i nostri campagnuoli. Del rl'sto la condizione dei con– tadini si trasmetto di padre in figlio o solo eccczionnl• mento il colo1lo riesco a mutarla, a. mono che non decada nella condiziono inroriore di 11ola11te. I piaceri intollet– tuali sono per lui un'incognita: i diritti politici una ironia, o solo una docile (orza. in mano ai padroni. Alcuni f11.tt1 recenti concorrono però a modiOcaro piu o meno rapidamc,nto o ,·isibilmonto lo stato dello. classe agricola nello )farcho .. Ai fattori che determinano o accompagnano Il mol'imonto accentratore della pro– prietà sociale o la trasrormo.ziono dei patti colonici si de\'e aggiungere il dirozza.monto pc,rtato dall"istru– zione elementare, Jnll'omigraziono e dalla. le"a, che è s1nta qui introdotta nel 1860, dallo ri(orme agricole, ngenti tutti cho concorrono ad aprire ul contadino un nUO\'Oorizzonto di ideo, lo inducono o. rendersi conto della. propria sorte o a lasciare molti pregiudizi, com– preso il tradizionB.le ossequio al padrone, ingentiliscono i suoi costumi, accrescono la srora dei suoi bisogni e rendono sempre più attivo il contatto ci\•ilizzatore della popolazione urbana colla rurale. (La {i11e al p1·011imo mm1c1·0). ( 1) \'edl ltelatlonc del Congre11somedico marchigiano del 188!1 (MonUort: mtdlco, t:cc anno 3 •• rate. lo, l.orelo 1890). IL MOVrnENTO SOCIALISTA XELVENETO Avevamo in animo di riassumere - pl'ima del Còn– gresso nazionale - il bel rapporto r,resenta10 ul Cou• grcsso regionale di Legnago da ViUorio (jotlartli d• Ho,•igo, sul Muoimc1110 socialista ·nel Veneto. Tempo o spazio ci mancano alla buona intenzione. Raccomandiamo <1uindi agli amici il coscienzioso o in– teressante Ja,·01-0 lici nos1ro compn:mo, pubblicato in opuscolo dalla Tipografia sociale di Este (con\~)f) ,.,...,. to'll.1111"'0TU't.ATI ,,,.~,ior, r'6prm,ta/JU~. 1,11Jano.Tipognfla dt'jj:lt Opirr11I rSoc, ._.00,,.1,"· \'llt 1-:rri;,,1. •~-1,.

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