Discorso del cavaliere Emilio Visconti-Venosta ministro per gli afffari esteri

21 già all'abbandono del diritto , io dichiaro che noi non dividiamo questi dubbi e questi sconforti. L'occupazione francese in Roma è un fatto che non può indefinitamente prolungarsi , perchè esso è in aperta contraddizione coi principii che regolano la politica estera ed interna ·della Francia, col principio del non intervento e col principio della sovrànità nazionale. Le eventualità della politica.e la moderazione dell'Italia potranno affrettare il risultato. L'opinione pubblica e la previdenza degli uomini di Stato s'accordano in ciò che una così grave questione non può essere lasciata in balìa del caso , nè della cieca vicenda degli avvenimenti, ed io credo anche, o signori, che non può essere senza influe.nza sulle deliberazioni del Governo francese lo spettacolo di ordine, di calma, di forza che presenta l'Italia, il costituirsi sempre più definitivo di uno Stato e di un Governo regolare, il quale offre piena guarentigia che gl'interessi morali e religiosi rappresentati dalla questione romana non potranno essere disconosciuti, e che gl'impegni presi potranno essere mantenuti. s·e la Camera permette, riposerò qualche istante. (La sed,uta è sospesa per alcuni minuti.) PRESIDENTE. li signor ministro degli esteri ha la parola per continuare il suo discorso. ~IUSOLINO. Vorrei fare una mozione d'ordine. (Rumori) Voci. No! no! .Non si può interrompere. PRESIDENTE. La farà dopo. JtlUSOLINO. Se la Camera vuole concedermi questa cortesia. ..

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