Discorso del cavaliere Emilio Visconti-Venosta ministro per gli afffari esteri

' 50 sue provincie, e se l'Austria non sia una delle più formidabili potenz<!militari am~he dopo di avere perduto la Lombardja. Il nostro orgoglio dunque, o signori, trovi una legittima soddisfazione nella coscie11za della grande impresa a cui l'Italia si è accinta. Noi non siamo, o signori, nè possiamo pretendere di essere sempre 'padroni degli avvenimenti; ma qualunque sieno questi avvenimenti, noi abbiamo coscienza che nelle nostre mani rimarrà inviolata la dignità dell'Italia, e che noi rivolgeremo tutti i nostri sforzi a procacciarle quello di cui una giovine nazione più abbisogna, il rispetto del mondo civile. (Vivi segni di approvazione) ' ...... •

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