Angelo Brucculeri - Il problema della terra

-84unificandosi in poche società assai potenti e perfettamente organizzate. L'Agricoltura non può sottrarsi a questo movimento generale, senza rinnegare il progresso. L' aratro a vapore, la seminatrice, la falciatrice e la trebbiatrice meccanica, la concimazione chimica, la stessa facilità degli scambi e il perfezionamento delle comunicazioni, l' unificazione del mercato mondiale favoriscono le grandi unità fondiarie. Come il progre;;so ha dis~rutto la diligenza con. la ferrovia, la fionda col cannone, le galere coi transatlantici, le conocchie con le filande, così dovrà sostituire le grandi proprietà -industrializzate a1 piccoli e miseri poderi che tuttora persistono. *** Notiamo che quest'argomento, come ogni altro fondato sull'analogia, è troppo fragile e anche sospetto per il facile semplicismo con cui si spinge tanto oltre l'analogia da assimilarla alla uniformità o peggio all'identità. Equiparare in tutto le due forme di attività umana, l'industriale o commerciale e l'agricola, importa una deformazione ·della realtà, un'imposizione dello schema ideolo- _gicoal fatto che non può restringervisi, così come una grande corrente in un alveo e fra margini inadeguati. Spiccate e ,profonde differenze dividono l'azienda industriale dall'azienda agricola, per cui non è possibile che possano sottoporsi nella loro evoluzione alla stessa legge. B bi otecd Gino B1dnco

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