Angelo Brucculeri - Il problema della terra

- 81 - di un gran signore inglese o lombardo divisa in aziende di 50 o roo ettari ... e tanto meno la tenuta di un ricco signore toscano, romagnolo, marchigiano·, costituita di tanti piccoli poderi a mezzadria» (r). Il latifondo spesso va associato al concetto di una cultura estensiva, deficiente e depauperante. Poche e meschine le case coloniche, nessuna vegetazione arborea, trascurate le strade, le condizioni d'igiene, le sistemazioni del terreno; donde l'aspetto triste e desolante, che fa pensare al deserto. Per grande proprietà invece suole, per lo più, intendersi un possesso fondiario non solo di dimensioni relativamente estese, ma che sià ben coltivato, con i metodi che la chimica e la tecnica odierna ha elaborato e perfezi9nato. Il capitale vi affluisce largamente col ricco corredo delle macchine, e l'intelÌigenza vi porta il suo contributo con la direzione che lo stesso proprietario assume, o in sua ·vece una persona competente o il grande affittuario. Spesso, la grande proprietà è divisa in tante unità per la coltivazione, ma è questa una divisione permanente, mentre quella del latifondo è instabile e precaria. Per la presente questione ci è indifferente la differenza di coltivazione che distingue la grande (1) La proprietà della terra e la costituzione economica. ~ Saggi c,,itici intorno al sistema di A. Loria. -Bologna, Zanichelli, 1901, p. 257. o B1bhoteca Gino Bianco

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