Angelo Brucculeri - Il problema della terra

-78sogna preferire la grande proprietà e il iatifond~ al la piccola e alla media proprietà? Entriamo qui in una questione che è stata, ed è tuttavia, l'oggetto di ardenti polemiche. Sorta teoricamente nella seconda metà del 700, essa si è protratta lungo il secolo scorso, avvolgendo nella sua corrente errori, equivoci, ,passioni politiche, egoismi di casta, i quali finirono non a risolvere, ma ad involgere sempre più il problema. I difensori più autorevoli e risoluti della grande proprietà furono gli Inglesi. L'Inghilterra è stata sempre il paese classico della maggiore concentrazione fondiaria, la quale vi ha trovato in sua difesa il diritto positivo, il costume, la stessa .psicologia degli abitanti, inclinati per indole e per tradizione alle grandiose imprese ed alle speculazioni più ardite. In Francia invece, in Belgio, in Italia, molti si schierarono, nel campo opposto, proclamandosi campioni della piccola proprietà. Prima di passare a disamina e discutere le prove con cui le due parti belligeranti giustificano il proprio atteggiamento intendiamoci sul valore dei termini. La grande, 1nedia e P-iccoia proprietà non è, come sarebbero indotti a pensare i profani, una espressione -geometrica, quasi che il fattore esclusivo di classificazione sia il maggiore o minor numero degli ettari di superficie. · Si può essere padrone di vaste tenute sulle penB bi otecd Gino Bidnco

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