Angelo Brucculeri - Il problema della terra

\ - 77 - ·dica, riésce esiziale al comune benessere per l'assenza degli elementi equilibratori che devoD:ovigilare, perchè il privato interesse non contrasti, ma coincida sempre -coll'interesse sociale. Confessiamo che le critiche con cui si vorrebbe battere in breccia questo istituto non sono sempre ingiustificate. Ma vorremmo conoscere: 1° se abbiano lo stesso valore di quelle che si fanno alla proprietà indivisa e collettiva,; 2° se possano pie- , namente sussistere nella concezione cristiana, per cui il· diritto di proprietà non è illimitato ed assoluto, ma vincolato da prescrizioni di convenienza sociale, di equità naturale, di carità e di giustizia; 3° se con una saggia politica agraria non si possano in l?uona parte rimuovere gli abusi deplorati, senza far ricorso a problematici e folli esperimenti. La risposta a queste interrogazioni, non vi può esser dubbio, deve essere affermativa; il che importa una recisa condanna del regime socialistico di appropriazione. *** Ma ammesso il sistema della privata proprietà, il problema della distribuzione fondiari'a rinasce tost,o sotto altra forma : dobbiamo favorire le grandi unità fondiarie e lasciare in poche mani il suolo coltivabile, o non piuttosto spezzettarlo in moèl.oche il più gran numero possibil.:~ :ibbia la sua parte della comune ricchezza terriera? BiB bi oteca Gino Bianco

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