Angelo Brucculeri - Il problema della terra

-70modo di tenuta della terra. Un tale stato di cose sarebbe in perfetta armonia con la ~egge morale. Tutti gli uomini sarebbero ugualmente pro,pr:ietari, tutti ugualmente liberi di diventare tenitori di terre ... Epperò gli è chiaro che la terra potrebbe, in tal sistema, essere chiusa, occupata e coltivata, pur rimanendo pienamente soggetta alla legge dell'uguale libertà per tutti » (r). Certamente, l'affitto, in ispecie se a lunga scadenza, ovvierebbe a parecchi degli inconvenienti a cui darebbe luogo la mastodontica « gestione di Stato », e sarebbe così assai meno pregiudicata la funzione produttiva del suolo. « Vi è, scrive l' Aguet, chi ha affermato, non senza ragione, che la proprietà della terra non è indispensabile al benessere delle popolazioni rurali ; ~he ad esse basta il possesso, la materia da coltivare, la quale, coll'imp,iego del lavoro, procuri ad esse l'agiatezza, che faccia loro lieta la vita. Quest'affermazione ha del vero; infatti vediamo paesi, come l'Austria, la Germania e l'Inghilterra, ove la grande proprietà fu fino ad oggi mantenuta senza suscitare contrasti sociali. Ciò avviene perchè colà ~ I i detentori non hanno praticato, come in Italia, l'assenteismo e l'abbandono delle terre -nelle mani di estranei. Le popolazioni rurali ben dirette, con terre portate al massimo <;lella loro potenzialità produttiva, con 'leggi che proteggono i loro prodotti, con sindacati e cooperative che ne facilitano (1) Statica sociale, cap.,IX, serie 8. B bi otecd Ginc 81dnco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==