Angelo Brucculeri - Il problema della terra

-69- . personalità, di filosofi.a, di progresso? E senza andar tanto lontano, il Corso, che sotto i suoi castagnetì trova per sei mesi il vitto e l'alloggio, perchè volete voi eh' egli' lavori? Che cosa importa a lui della vostra coscrizione, delle vostre ferrovie, della vostra tribuna, della vostra stampa? Un prefetto de1la Corsica diceva che per civ'Ì.lizzare quell'isola bisognava tagliare i castagneti. U:n mezzo più sicuro è ridurli in proprietà » ( r). t L-- --.vk,.· ~ * ·-, --'-1.. ,·- L /--( ,4 Alcuni, atterriti di. fronte alle conseguenze gra- ~ vissime di una diretta « gestione statale » dell'in- .....___ dustria a·gricola, pensano chi:, pur restando esdusìvo proprietario lo Stato, si potrebbe la terra dare in conduzione ai coloni, così come oggidì praticano i latifondisti cogli affittuari. A questo modo, concludono, non sarebbe intralciata la ,produzione e resterebbe salvo il principio della proprietà collettiva. , . « Invece di prendere, dice lo Spencer, i suoi acri di terreno da un proprietario isolato, i1 fi.ttaiuolo li prenderebbe dalla nazione, invece di pagare il suo fitto all'agente di sir Joh o di Sua Grazia, lo pagherebbe a un agente, a un delegato della comunità. Gli intendenti sarebbero degli ufficiali pubblici invece di essere ufficiali privati', e ' il godimento a titolo di locazione sarebbe i1 solo (1) Citato da GEORGES VALOJS. L'Economie nouvelle, 1919, p. 161. B bi otecd Gino Bidnco

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