Angelo Brucculeri - Il problema della terra

- 68In mezzo a popoli e tempi diversi la storia mostra un fatto ehe non ha eccezioni ; la coincidenza della barbarie, della pessima cultura estensiva, della miseria -col dominio indiviso del suolo; mentre il progresso demografico, economi'co, tee.nico; la cultura intensiva ed il relativo benessere vanno congiunti con la proprietà individuale del suolo. · Dove infatti ~i è protratta la proprietà collettiva, come a<Giava, in qualche ~ in Russia, in qÙalche ca;itone della Svizzera, in Ser- ------Sia; ivi s'incontrariogenti assai povere e poco progredite. « Un popolo, osserva il Pierson, che .,.., sia fortemente sviluppato diventa da sè disadatto al possesso collettivo; là divisione periodica cade in disuso; sorgono diritti sul terreno, che ognuno rispetta, e questi diritti acquistano un valore. venale, sicchè in conclusione non hanno bisogno che di' un altro nome per esser diritti di proprietà » (I). Lo stes·so Proudhon ha dovuto confermare l'inconciliabilità del comunismo fondiario con le esigenze della civiltà. « L'abitante - · domanda egli nella sua_ Théorie de la propriété - della Polinesia ... che vive nella piena comunanza dei beni e dell'amore, perchè dovrebbe egli lavorare? La terra e la bellezza appartengonò a tutti ; i figli a nessuno; a che parlargli di morale, di' dignità, di régime demanial en France au ,lfoyen éìge. - G1ovA!OiT CURIS 1 Usi civici, proprietà collettive e latifondi nell' Italia centrale e nell'Emilia, con riferimento ai demani comunali del Mezzogiorno. (J) Trattato di economia politica, voi. II, p. 511. B bi oteca Gino Bianco

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