Angelo Brucculeri - Il problema della terra

-45Spezzata questa molla con la creazione arti:fì- . ciosa dell'uguaglianza econom.ica, la produzione inaridisce, e_il progresso s-i arresta bruscamente, come la locomotiva da cui siasi_lasciato sprigionare il vapore. *** Non possiamo tuttavia non deplorare che la proprietà fondiaria sia degenerata talora sino all'abuso così esiziale del latifondismo esagerato e mostruoso, a cui si deve, se dobbiamo credere a Plinio, a Seneca, ad Ammiano Marcellino, in modo particolare, la rovina dell'impero romano. Quando si pensa che un secolo avanti l'era volgare il territorio romano. era d:iviso solo fra due mila proprietari, e che sotto Nerone metà della grande provincia africana apparteneva a sei padroni ; quando si sa che anche oggi un terzo della superficie catastale della Sicilfa appartiene a 787 famiglie, e che l'Irlanda è nelle mani di pochi lord inglesi, non si può certamente credere che una tale distribuzione fondiaria sia proprio conforme al disegno di Provvidenza che ordina tutto. in,numero, pondere et mensura, e che abborre dal vedere indigenti e mendici in mezzo al suo popolo (1). (1) Et omni no indigens et mendicus non erit inter vos: ut benedicat tibi Dominus Deus tuus in terra, quam traditurus est tibi in possessionem. Deut. XV, 4. B·bl oteca Gino Bianco

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