Angelo Brucculeri - Il problema della terra

- 39Ce~tamente, l'uomo non crea ex mihilo; ha bisogno di una materia sulla quale la sua operosità paziente ed industriosa sommerà l'uno dopo l'altro. i suoi sforzi sapienti : l'uomo mesce, divide, ordina, trasferisce, modifica, crea, in una porola, delle forme, ma non: delle sostanze. Queste deve mutuarle dalla natura. E allora non vi è nessun prodotto in 'cui non si trovi un elemento, che l'intellinguenza può chiaramente distinguere, ma che è spesso praticamente inseparabile; elemento che non è prodotto dall'uomo. La casa è o.pera dell'uomo, ma le pietre l'arena e le altre materie, non sono un prodotto del lavoro : una macchina è un'opera dell'ingegno umano; ma il ferro, il vapore, il carbone non sono altro che doni della natura. Se dunque la proprietà fondiaria fosse illegittima, perchè contiene un elemento che non è frutto del lavoro, allor,a nemmeno la proprietà industriale potrebbe giustificarsi, nè a ngore qualsivoglia altra proprietà. *** Ma è poi il lavoro titolo primitivo ed esclusivo della pro:r,rietà? Che costituisca un mezzo valido i] terreno dissodato, i pozzi, i canali, le piantagioni, gl' in• nesti ecc., non sieno nell'ordine di natura nec.essari all'uman genere moltiplicato; o ·che non sieno opera dell'uomo; o che ]'uomo possa seco asportar1i colla vendemmia e col1e messi; e che altri ~bbia diritto sulle opere del primo coltivatore. Le prime tre asserzioni sono smentite dal fatto, l'ultima dal dritto di uaturale indipendenza per cui ciascuno lavora a sè solo •. Saggio teoretico di diritto naturale, nn. 406 e 407. Bibl oteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==