Angelo Brucculeri - Il problema della terra

- 29 - bile alla vita, allora molti altri beni non sono immobili, ma anche mobili dovrebbero essere « socializzati » ; perchè non sono meno necessarii alle esigenze· della vita. Perchè non dovrebbero « socializzarsi », ad esempio, le abitazioni, le stoffe, gli animali, le varie produzioni della terra, se queste non sono meno necessarie per vivere? Con qual diritto si dovrebbe « soci'alizz,are » la proprietà fondiaria e lasciare poi sussistere la proprietà industriale? r Un comunismo dunque che si estendesse non solo a tutti i mezzi di produzione, -ma anche a tutti i generi di consumo, sarebbe, se non altro, assai più logico, perchè non si fermerebbe a mezza· strada nelle applicazioni delle sue premesse. Ma la terra, come l'aria, il sole, il vento, è una ricchezza naturale, un regalo gratuito della Provvidenza, un bene comune dell'eredità di tutta la specie (r). « Tutto l'insieme di questo ambiente naturale, che di per sè stesso non è un prodotto umano, ma è la base indispensabile di ogni prodotto, il mezzo imprescindibile, necessario per il mantenimento stesso della vita; è di per sè stesso un tesoro comune, sul quale ciascun uomo na·sçendo acquista un diritto imprescrittibile e sacro» (2). « A chi è dovuto, si domanda uno dei più ro- (1) STUART MILL 1 Principi·i di economia politica in Biblioteca dell'econ., 1a serie, voi. 12, p. 608. (2) GIOVANNI CARRLLO, La Cosmopolis condenda col riscatto della terra. Torino 1915, p. 2. B1bloteca Gino Bianco

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