Angelo Brucculeri - Il problema della terra

- 27 cessariamente il diritto concreto alla terra, nè ad una uguale porzione di essa, nè ad una uguale somma dei frutti, nè per ciascuno gli stessi vantaggi; ma solo che ogni uomo ha diritto, diritto personale e non reale, a procurarsi col suo lavoro - sia direttamente sulla terra, sia nelle industrie modificatrici dei prodotti terrestri, sia nel trasporto di questi stessi prodotti naturali o artificiali, sia con altre forme di operosità intellettuale, estetica, morale - i mezzi necessari ed utili alla vita. E per questo avrà bensì bisogno dei frutti del suolo, ma non degli uguali diritti del suolo medesimo. La terra può benissimo fornire a tutti• gli uomini gli alimenti e tutti i mezzi di sussistenza, ancorchè alcuni di loro non ne abbiano proprietà privata e nessuno il possesso collettivo. « La terra, dice Leone XIII, sebbene divisa fra i privati, resta nondimeno a servigio e benefizio di tutti, non- essendovi uomo al mondo, cht:: non riceva alimento da quella. Chi non ha beni proprii vi supplisce col lavoro, tantochè può affermarsi con verità, mezzo universale da provvedere alla vita dell'uomo essere il lavoro impiegato o nel coltivare un terteno proprio, o nell'esercitare un'arte, la cui mercede in ultimo si cava dai molteplici_ frutti della terra, e in essi viene commutata D (r). Nè si dica che chi ha diritto al lavoro deve, perchè quel diritto non sia illusorio,' godere del libero (1) Encicl. Rerum Novar1t1n. Bibl oteca Gino Bianco

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