Angelo Brucculeri - Il problema della terra

ad alcuno. Le condizioni della vita pastorale v1 si oppongono assolutamente. « Ma a poco a ,poco una parte della terra è momentaneamente messa a cultura e si stabilisce il regime agricolo, ma il territorio che il clan o la tribù occupa, resta sua proprietà indivisa ... Più tardi, la terra coltivata è distribuita in lotti, ripartiti a sorte tra le famiglie; e così solo l'uso temporaneo è attribuito all'individuo. Il fondo continua a restare la proprietà colletti va del clan.:. « Per un nuovo progresso dell'individualizzazione, le parti restano in potere dei gruppi di famiglie patriarcali, che hanno la stessa dimora e lavorano assieme per l'associazione ... Finalmente appare la proprietà individuale ed ereditaria, ma essa è tU:ttora impigliata fra le reti di dirjtti sovrani, fidecommessi, ecc. Dopo un'ultima evoluzione, assai lunga per verità, essa si stabilisçe definitivamente» (r). Da questi fatti il sociologo belga pensa di poter concludere che la ·proprietà dei campi, a quel modo come oggi si concepisce, proprietà esclusiva, non di una tribù o di un comune o di un gruppo, ma dell'individuo, proprietà ch'egli chiama romana, o quiritaria (.perchè ne a~tribuisce ai Ro-· mani l'introduzione) non è istituzione della natura e del sano istinto dell'uomo, ma rappresenta piuttosto una deviazione dalle leggi naturali, una de- (1) De la propriété et de ses formes prùnitives. Paris, 1877 l PP• 4-5. 2 Bibl oteca Gino Bianco

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