Angelo Brucculeri - Il problema della terra

161 - ter,pretato nell'ordine del giorno Os,io-Mo1inari al congresso nazionale del P. P. - così ancora il principio di utilità sociale, come alcuni vorrebbero stiracchiarlo, non devono essere consentiti dai cattolici, se è vero che il loro programma s'ispira ai principii cristiani. Noi possiamo bene desiderare e adoperarci, perchè la terra sia di chi la lavora, ma non dobbfamo già per questo sforzare i nostri principii, e promuovere il sovversismo e il bolscevismo agrario, il quale finisce con peggiorare i mali che vorremmo combattere. Non è impossibile arrivare alla piccola proprietà, lasciando le scorciatoie seducenti ma pericolose del massimalismo e battendo la via regia, e del resto abbastanza ampia, della giustizia. La fondazione d'istituti di credito fondiario ed agrario, il diritto di prelazione concesso al lavoratore diretto nel caso di vendita del fondo, e in mancanza del lavoratore questo diritto di prelazione concesso a società fondiarie, istituite non per speculazione, ma per utilità pubbl!ica, ossia per fare come da organi intermediari e rimettere le terre acquistate nelle mani del contadino o mediante enfrteusi, o in affitto con promessa di vendita, o in altri modi; sono questi e altri consimili, mezzi e procedimenti con cui possiamo lecitamente proseguire la mèta auspicata. Finalmente, dopo le provvidenze spettanti alla preparazione ed alla determinazione della piccola proprietà, bisogna adoperarsi per la sua conser11 B bi oteca Gino Bianco

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