Angelo Brucculeri - Il problema della terra

- 149 - ben diverse, le quali hanno ben poco da vedere con la divisione del suolo e più propriamente con la piccola proprietà. Prima fra queste P. Leroy Beaulieu annovera l'istruzione, perchè raccoglie dai dati statistici come il deplorato fenomeno si manifesti di preferenza nei dipartimenti e nelle regioni ·più colte. Per verità, non l'istruzione, ma una colale istruzione, e pur troppo la moderna istruzione, invescata di materialismo, è colpevole del progressivo spopolamento delle nazioni .• Il materialismo distruttore dello spirito, della menta. Dal 1830 al 1840 non è che del 29 per mille, e dal 1847 al 1850 del 27,4 ... d'al 1851 al 1860 la media è di 26,3 per mille, e si mantiene così dal '60 al '70. Da quel momento però la decrescenz~ precipita : dal 1870 al 1880 essa non è che di 25,4 per mille abitanti, e cade a 24,6 per il periodo 1381-85.•. si riduce a 23,4 nel 1888. Dal principio del secolo la forza procreativa della nazione francese sarebbe dunque caduta dal 32,3 al 23,4. Ciò che può darci in tale sistematica sterilità della Francia qualche leggiera consolazione è che tutte le nazioni civili discendono per la medesima china. Secondo· il Foville, non vi è che l' Austr''ia-Ungheria che abbia nel 1882-83 mantenuta la stessa natalità del 1865; ma l'Italia in quel breve interva_llo è discesa da 38,3 a 36,9, la Prussia da 39,1 a 36,3, la Baviera da 36,9 a 36,2, i Paesi Bassi da 35,9 a 35, 1, la Svizzera da 35,5 a 32,2, il Belgio da 31,4 a 30,5, l'Inghilterra da 3j,5 a 33,7; in Iscozia e in Irlanda essa è caduta allo stesso livello della francese, vale a dire a 24,9 e 23,6 •· Le statistiche più recenti confermano la progressiva ed universale diminuzione delle nascite. La Francia dal 1914 al 1918 ha avuto sui nati un'eccedenza di morti di 1.272.735 esclusi i morti in guerra. Il 1920 però la Francia ha avuto nel primo semestre un aumento notevole di nascite (67.946). B bi oteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==