Angelo Brucculeri - Il problema della terra

- 148corpo e dell'anima per le quali Dio ha creato 1~ mani della madre così tenere, così delicate, così pure; e dall'istante che il fanciullo .può camminare, il primo noviziato ch'egli fa della vita e del lavoro, è nel vedere scorrere il sudore dalla fronte del padre, saltando dietro di lui attraverso · i solchi. Qui pure l'uomo non abbandona la propri'a compagna; o se la lascia a tre ore del mattino, colla cesta sulle spalle, la rivede al mezzodì, quando gli reca il desinare; e la sera ritornando a p:as.si lenti, sfinito, saluta con ·gioia il tetto che fuma e la casa nella quale incontrerà quei sorrisi e quelle tenerezze della ,propria moglie e dei propri figli, e di cui la solitudine per il volgere della giornata gli ha fatto stimare la felicità » ( r). Non tutti però aderiscono a queste idee, e vi ha chi scorge nella piccola proprietà un nemico della famiglia, per l'influenza che le si vorrebbe attribuire nella sterilità della famiglia campagnuola. Ma è questa un'affermazione che non è dimostrata. L'abbassarsi della natalità -· di cui la Francia ha il triste primato, mentre le altre nazioni da qualche tempo la seguono più o meno da lontano (2) - ha la sua spiegazione in ragioni (1) Discorsi. Trad. ital. (Torino, P. Marietti, 1912), p. 270. (2) Ecco alcune cifre sulla delicata questione, che togliamo dall' Economiste Frallçais (20 sett. 1890): • Dal 1801 al 1810 - scrive P. Leroy-Beaulieu - noi avevamo 32,3 nascite per mille abitanti; dal 1811 al 1820 ne avevamo 31,0; dal 1820 al 1830 se ne contavano 30,8. Questa proporzione ... ci assicurava un eccedente annuale di circa 200.000 nascite sulle morti. Ma dal 1830 fino al 1850 la decrescenza della natalità auBiblioteca Gino Bianco

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