Angelo Brucculeri - Il problema della terra

- 135 - ch'egli rappresenta sia pel valore numerico, sia pel valore economico-sociale, essendo l'agricoltura ia spina dorsale delle forze produttive. Se le agitazioni dei lavoratori delle officine hanno tanto danneggiato i popoli, quelle dei lavoratori della terra, se dovessero ripetersi a getto continuo, come è avvenuto nelle industrie, porterebbero senz'altro alla catastrofe. Se a questi effetti socialmente perniciosi, e inseparabili - alcuni per necessità logica, altri per necessità psicologica - dalla grande proprietà, aggiungiamo quegli altri che fluiscono dalla stessa sorgente, se non per esigenza ineluttabile, certo perchè vi trovano eccitamento ed occasione : come la rarefazione della popolazione agricola e il soverchio affollarsi degli operai nella città con tutti quei deplorabili effetti morali che vanno sotto l'unico nome di urbanesimo; l'emigrazione all'estero, che se non sempre per considerazioni economiche è pregiudizievole, lo è assai spesso per ragioni morali e sociali ; l' antipatriottismo che trova facile accesso fra le moltitudini staccate dal suolo; l'assenteismo a cui tende la natura prevalentemente viziosa della progenie di Adamo; se, dico, sommiamo tutte queste passività, dobbiamo concludere che il regime latifondista è assai lontano dal formare l'ideale di un popolo forte e progredito, se pe~ progresso s'intende una dose maggiore di spirito cristiano. Bibl oteca Gino Bianco

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