Angelo Brucculeri - Il problema della terra

... - 134quanto la grande proprietà si frovi in oppos1z10ne col vantaggio della società, attendasi altresì a q~est'altro capo : al numeroso proletariato agr,icolo, col quale, come il corpo e l'ombra, essa deve necessariamente coesistere. E il prol~tariato - tutti ne convengono - è un elemento di· instabilità sociale, è una permanente minaccia all'ordine ed alla tranquillità della vita civile. Effetto morboso dell'accentramento odierno, proprio del sistema capitalistico, il .proletariato dissolve e corrode la compagine sociale. Quando le grandi maggioranze, quali vogliono essere i ceti che si applicano alla terra, sono costrette come battelli liberi e sciolti a galleggiare sulla superficie delle acque senza un'àncora che li sottragga al capriccio irrequieto delle onde, o come. isolati asteroidi a girare in un'orbita donde sfuggono all'attrazione di un unico centro, quale stabilità, quale saldezza possiamo riprometterci per il normale incremento della produzione, per il ritmo dell'umana convivenza? Come il proletariato dell'industria, <lacchè la macchina iniziò sulle rovine dell'artigianato un nuovo mondo economico, è stato così esiziale per le sue turbolenze, per le sue pretensioni, non sempre, s'intende, ingiuste, per le sue rivolte, così anche i1 proletariato dei campi non potrà non riusc'ire prima o .poi pernicioso· focolare di dissapori e di ribellioni. E vi è di più l'aggravante della forza massima B bi otecd Gino Bidnco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==