Angelo Brucculeri - Il problema della terra

- 129 - lato, è lecito nondimeno, è doveroso adoperarsi ç:he siano, per quanto è possibile, sempre più attenuate cotali ondulazioni. È un ideale questo che ha le sue radici profonde nel concetto cristiano della società, e più in fondo, nel concetto cristiano dell'uomo. Considerato infatti nella sua individualità, facendo precisione dalle graduazioni gerarchiche imposte dalla natura dell'organamento sociale, l'uomo è in relazione di fratellanza e di uguaglianza con ogni altro uomo. Tutti derivano da una stessa natura con gli stessi diritti e con gli stessi doveri, a tutti sovrasta splendida una speranza di idu1ti:·a mèta oltre il sepolcro. Queste idee di verace « uguaglianza », che il Vangelo ha seminato non solo sulla roocia nuda dell'intelligenza, ma pure sul terreno fecondo del cuore, e che ha saputo, ciò che più monta (1), far germogliare nell'azione a dispetto dell'egoismo strapotente, hanno dato origine non solo all'uguaglianza giuridica e politica, ma si sono ancora distese all'ordine economico, e vi hanno in primo luogo proclamato un'uguaglianza fondamentale, per cui a nessuno può essere negato quel minimo della comune ricchezza che la vita necessariamente (1) Il buddismo sei secoli prima della venuta di G. C. proclamava l'uguaglianza fra il libero e lo schiavo, fra il bramano e il sudra. Ebbene, son trasconi quei sei secoli innanzi ed altri venti dopo l'èra volgare e le caste indiane non si sono ancora accostate di un passo. 9 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==