Angelo Brucculeri - Il problema della terra

- 120 - chine e dei fertihzzanti, per la produzione lattea e carnea, per i metodi insomma più razionali di cultura è certo che la grande proprietà inglese ha reso notevoli servigi. Eppure, insieme, con questo fatto, e<;cone un altro, accertato con la sua nota competenza dal Laver,ghe: « Le parti .più ricche del suolo britannico, le contee di Lancaster, di Leicester, di Worcester, di Warwick, di Lincoln sono un miscuglio di grandi e medii poderi. In una delle più ricche, anche dall'aspetto agricolo, la contea di Lancaster, quella che domina è la media e quasi la pie- ' cola proprietà. Nel tutto, si può ben asserire, principalmente, se si fa entrare nel calçolo l'Irlanda, che le terre meglio coltivate nei tre regni non son puntò quelle che apparte_p.gono ai più grandi proprietari » (r). In Belgio similmente si è osservato che la parte più fertile, qual'è la Vallona, dava una piccola rendita, ladd~ve la regione, originariamente sterile e sabbiosa, di Waes e di Termonda portava una ricca produzione. Ora, nel paese Vallone, la proprietà si trovava raccolta in pochi possidenti; nel paese di Waes e di Termonda e!a divisa in piccoli poderi. Così pure in Ispag'na i piccoli fondi del regno di Valenza e della bassa Catalogna. erano meglio coltivati delle grandi tenute di Ca- (1) Saggio di economia rurale del!' Inghilterra, della Scozia e dell'Irlanda, in Bibl. dell' Econom., 2• serie, Trattati speciali, voi. I, p. 780. B bi oteca Gino Bianco

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