Angelo Brucculeri - Il problema della terra

- 121 - stiglia. In Italia, poi, la grande proprietà è stata per lo più intelligente, operosa, consapevole della sua missione verso il settentrione ; ma verso il mezzogiorno e nelle isole si è mostrata spesso negligente, improvvida, legata talora a sistemi di affitto e di subaffitto a breve scadenza, in cui propri'etari, imprenditori e coltivatori fanno quasi a gara per impoverire ed isterilire il suolo. La Francia, il i:,aese classico della piccola proprietà, era già designata per essere ~a cowigliera dei poveri, il gran nido degli indigenti, secondo le profezie del Mac Culloch. Secondo il Malthus poi, nel breve giro di un secolo, doveva segnalarsi « per la sua grande miseria quanto per la straordinaria uguaglianza delle fortune ». Un secolo è già trascorso, e non si scorge ancora nessun indizio che giustifichi le catastrofiche previsioni delle nuove Cassandre. *** E inutile dilungarci ad enumerare gli attestati della storia. Essi sono così varii e così contraddittorii che non possono legittimare una conclusione accertata in un senso o nell'altro. Una conferma di ciò troviamo nella discrepanza degli studiosi e degli intendenti di agricoltura. Domandiamo, per es., agli economisti, quale_ proprjetà renda un prodotto netto maggiore; ed eccoci una buona collezione di rispo~te che sono Bibl oteca Gino Bianco

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