Angelo Brucculeri - Il problema della terra

-·ll2 - rannico del fisco (rì e dei tributi sproporzionati ed ingiusti, precludendo agli umili coltivatori dei campi ogni adito all'elevazione morale ed economica. Dall'altro lato, l'usura sapientemente organizzata ha potuto divorare i loro risparmi, donde la miseria e con la miseria la depressione e l' abbrutimento d·i chi non ha speranza per superare ii suo limite. Qual meraviglia che si sia in loro formata una coscienza di iloti torpidi, « diffidenti », ignoranti che non apprezzano i suggerimenti della scienza ed ammuffiscono nei vieti ed irrazionali metodi preistorici? (1) Anche oggi, mentre dura la buona ventata postbellica a favore del contadino, non abbiamo qualche esempio della sapienza vorace del fiscalismo che vorrebbe strozzare il nuovo istituto delle affittanze collettive, con una forte imposizione di Ricchezza mobile? Si legga l'articolo, che è un grido d'allarme, del Sac. A. PORTALUPr, così benemerito dell'affittanza collettiva, nel Domani Sociale, 6 febbr. 1921. Di più se si paragonano i bilanci dei vari dicasteri, si vedrà che anche oggi il bilancio dell'agricoltura è uno dei più modesti. Ecco p. es. lo stato di previsione per l' esercizio finanziario 1921-22: Ministeri : del Tesoro L. 51.641.000.000; della Guerra L. 2.868.000.000; Industria e Commercio L. 1.621.000.000 ; delle Finanze L. 1.557.000.000; dei Lav. Pubbl. L. 888.000.000; della Marina L. 844.000.000; dell' Istruz, Pubbl. L. 810.000.000; delle Poste e Telegr. L. 702.000,000; dell'Interno L. 633.000.000; delle Terre Liberate L. 445.000.000; della Giustizia e Culto L. 149 000.000; delle Colonie L. 147 000.000; del Lavoro L. 94.000.000; di Agricoltura L. 69.000.000; degli Affari Esteri, L. 40.000.000. L'agricoltura è al- penultimo posto, il che prova quanto si sia ancor lontani dal riconoscere quale importantissima parte essa abbia nella restaurazione dell'economia nazionale. Bibl oteca Gino Bianco

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