Angelo Brucculeri - Il problema della terra

- 108agricola, non potremmo facilmente ammetterlo. La pubblica opinione, dominata come sempre dal1' inerzia intellettuale che sfugge ogni sforzo di esame e di critica delle idee correnti, ha accettato anche questa, ma non è una buona ragione per farla anche nostra senza prima aver la discussa. Se diamo un'occhiata alla storia- dell'agricoltura, notiamo che molti progressi si devono alla piccola proprietà fondiaria. Il si'stema, per es., così vantaggioso delle rotazioni e l'economia degli ingrassi, considerate come grandi scoperte dell'Inghilterra, erano già da gran tem.po in uso presso i coltivatori del Belgio (r). Da secoli i coltivatori bolognesi hanno saputo ottenere, mediante la ravaglia,twra, quei vantaggi che nemmeno sono stati raggiunti coll'aratro a vapore (2). In Germania nelle provincie più floride, come nel Palatinato, l'abilità e l'intelligenza del modesto agricoltore ha creato un progressivo incremento (1) Cfr. STUARTM1LL, Principii di economia poli!., libro II, cap. VI. (2) • Mentre l'aratro a vapore, osserva il Solari, smuove il sottosuolo e lo porta inevitabilmente nel soprasuolo mescolandolo collo stesso, la ravagliatura lascia il sottosuolo al suo posto e serve ad immagazzinare l'umidore al disotto di quel punto nel quale i raggi del sole non possono esser causa di disperdimento; mentre per la legge di capillarità esso ascende lenta~ente dal sottosuolo nei primi strati del soprasuolo a confortarne le radici delle piante, quando l'arsura estiva nel soprasuolo non permetterebbe l'assorbimento dei succhi colla circolazione della linfa, favorita dall'evaporazione col mezzo ddle foglie•· Economisti e sociologi d fronte ali' agricoltura. Parma, 1892, p. 129. B bi oteca Gino Bianco

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