Augusto Aglebert - Della sovranità del voto popolare e del diritto pubblico

5 combattuta da Gerson, Almain, da Giovanni maggiore, da Pietro d' Ailly e da tutti i dottori e teologi d' accordo , d ' Italia , Spagna, Alemagna, i quali hanno stabilito che i poteri spirituale e temporale l:iOno cosa infinitamente diversa. Il potere spirituale, dice secondo quelle sentenze il Pad. Ventura, è stabilito immediatamente da Ges·ù C l'i sto. Il potet·e temporale è stato immediatamente costituito dagli uomiui; essi lo conferiscono, gli danno forma, regola, dal che ne segue che il potere temporale può secondo i tempi e le circ0stanze variare forma, nome, persona e subire mill e cambiamenti diversi, mentre il potere spirituale è invariabile. Il sovrano pontefice come capo della chiesa cattolica è da tutti venerato, come peincipe temporale ha possesso di t enitorii provincie e soggetto alle leggi del pubblico diritto. I governi dati al Pontefice da Pipino, da Carlo ìHagno da Mati Ide, dai trattati posteriori, furono conferiti da essi al pontefice colla autorità che que' sovrani aveanò sn quei possessi, nè potevano delegargliene una maggiore, e finalmente passando nelle mani del pontefice, non si sottraevano a quella dipendenza che ba ogni sovranità dal pubblico diritto. V' ba di più Pipino, e Cado 1\llagno fecero le loro donazioni non solo al Papa, ma ancora alla Repubblica Romana , quasi volessero significare con ciò l' ossequio dovuto alla sovranità popolare. Ma quand ' anche, lo ripetiamo, Pipino e Carlo ~lagno avessero conferito al solo Papa, locchè nou fit, tutto il potere che essi avevano, non potevano conferirgli che quel potere caduco, e non eterno cb e era in loro, quel potere non assoluto · ma subordinato alle leggi eterne del diritto. .. Pipino, e Carlo ~lagno, comprendendo nella do-

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