Augusto Aglebert - Della sovranità del voto popolare e del diritto pubblico

27 ritto non appartiene che al popolo. Dappoichè siccome non è a tal':lni. individui so1amente ~ ma allo Stato preso nel suo msteme, che la natura ba conferito il diritto di darsi un sovrano; così non appartiene che a tutto il popolo di deporre questo medesimo sovrano quando questo abusa del suo potere~ facendolo servire contro il fine medesimo p el quale è stato inve-. stito. << Perciò a giudizio dell' Almainus ~ la società non · può rinunciare al diritto clie ha sul Principe n el caso in cui questi potesse far servire la propria autorità alla rovina dello Stato ~ poichè questo diritto è naturale e per così dire innato nella società umana la quale ne ha bisogno per conservarsi ( Almainus. De Dom. ). . << Se il sovrano opprime palesamente e come di volontà deliberata i suoi sudditi~ allora è applicabil e la regola naturale, che è permesso di respingere la forza colla forza. e il dottore Gerson rife risce l'autorità di Seneca che dice <1 che nissuna vittima è tanto cara a Dio quanto il sacrificio d ' un tiranno. <<Del resto sarebbe inutile allargarci su questo soggetto se i sovrani , e loro r.ortigiani , non avesse ro esagerato fuori di misura i diritti r egi, sino quasi a confondere il sovrano col tiranno~ e col pretesto che riceve il suo potere da Dio solo e non dipend e che da lui, disconoscono ogni legame, quasi fossero arbitri assoluti dei beni e d e lla vita de' loro sudditi ( Bianchi t. ~ l. ~ § 4 ). Il teologo Giovanni Maggiore ( Disputalio ec. papa subditus) devoto si no al fanatismo , a Ila causa. de l~a iqdipendenza de' sovrani. pronunziò senza cenm.o?1e che " ogni sovrano il qual.e fa ~al gover~o cieglt Interessi dello Stato e che si ostma a rovmarlo ~ deve ' essere deposto dal popolo a · cui presiede. n • Giacomo Almain fu celebre dottore de ll' antica

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==