Augusto Aglebert - Della sovranità del voto popolare e del diritto pubblico

24 questo rapporto, la Società, lo Stato, resta sempre sovrano indipendente , e in conseguenza ella può disfarsi del sovrano che seriamente va contro alla sua esistenza, ai suoi diriiti ed alle sue libeetà. Il P . Bianchi, il gran contt·oversista cattolico suecitato che nel cadere dello scorso secolo sostenne l' alta riputazionc della scuola di Roma, ba esposto in Roma sotto gli occhi del Papa fra i plausi di tutti i dotti nel cattolicismo, la dottrina del diritto di resistenza al potere pubblico· ossia al sovrano; da parte della società ; al P. Bianchi adunque la parola. <t Si tratta qui di sapere, di c'egli, se nel caso in cui i sovrani abusando della loro potenza e mossi da uno spirito veramente antinazionale 1 cercassero di rovesciare i loro proprii stati, e a far violenza alla coscienza dei loro sudditi con leggi manifestamente inique 1 il popolo abbia in questo caso il diritto di scuotere il giogo dell' obbedienza , e di respingere la forza colla forza! n u Ora è chiaro 1 checchè dir si possa 1 che in simigliante caso è l ecito ai sudditi di sotirarsi alla dominazìone dei loro sovrani e ricorrere anco alle armi per liberarsi 'dalla loro tirannide. '' · << Su questo noi siamo d'accordo coi più caldi difensori de' Principi e della loro indipendenza come Barclay e Grozio n poichè avvisa quest'ultimo. , La volontà di comandare è incompatibile con quella di distruggere, e pee conseguenza colui che si dichiara il nemico dell' intero popolo che governa, si spoglia . per questa ragione medesima, dei diritti della sua dignità regia. In simigliante caso 1 siccome noi prestiam fede a codesti scrittori, ogni legame di fedeltà è rotto; i popoli hanno giusto titolo per armarsi contro i loro Principi 1 per deporli dal trono che occupano ingiustamente, e si può chiamar giusta la collera di un popolo che si solleva per questo contro il suo sovrano divenuto suo tiranno. ~t

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