Augusto Aglebert - Della sovranità del voto popolare e del diritto pubblico

voti. Napoleone III, non si credè legittimo sovrano del paese che col veto uniwersale del popolo. Molti paesi approvarono la dottrina della sovranità e del diritto cilel popolo, insegnata da S. Tommaso, da BeHarmino , da Suarez, tanto è vero che fu per molto tempo la elezione stessa del poRtefice .fatta dal clei'o e dal pepolo romano. Finalmente Pio VI colmò d'onori il celebre Spedalieri il quale pubblicò nella sua opera Dei diritti dell' uomo dedicttta al pontefice e nella quale trovasi la più chiara, la più solida, e In più tr~onfante apologia della dottri,.. na della sovranità del popolo secondo S. Tommaso e i dottori. Ai romani imperatori, ogni potere veniva Q,al popolo .come si rileva nelle Pandette: cc I giudici d'Israele riceveano autorità dal sutfr~ gio del popolo, secondo la Scrittura, il popolo disse a Gedeone << Noi ti preghiamo di dominare sollra di ·<< noi, tu, il tuo figlio, e il figlio di tuo figlio., per- " cbè noi dobbiamo a te d' essere stati liberati d'alle (< mani dei Mndianiti ( Iudic. VIII) . E noi diciamo a Vittorio Emanuele, noi vogliamo te perchè hai itnfHtgnata la spada e la bandiera del riscatto nazionale, percbè ci hai liberati dagli Austriaci, perchè mantenesti pubblica incorotta la fede alle istituzioni libere, non vogliamo coloro che furono gli amici degli Au- -striaci, e ci diedevo sempre nelle loro mani. L'autorità non solo militare, ma politica oh' ebbero i Maccabei si rileva dal Cap. IX come si riunissero in Assemblea e dicessero a Gionata, fratello di Giada " Noi ti eleggiamo affincbè tu sia non solo nostro generale in capo, ma pure nostr? prioc~pe. " , La sO\'ranità ha le sue bas1 10 Dw, ma non e ~onferita che dal popolo. ')

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