Augusto Aglebert - Della sovranità del voto popolare e del diritto pubblico

ne di Dio e rappresenta Dio medesimo·, in quanto che è l'autore d<:>ll' ordine e della società (( così pure n dottissimo Giacomo Alain conferma che l'autorità ·viene da Dio, solo quando per libera elezione del .popolo sia stabilita •• e soggiunge: << La potenza temporale, è un ·potere •regolarmente conferito a qualcheduno, dal popolo, in. virtù di un diritto ·di elezione •• ma non v'entra aft'atto il . potere ecclesiastico col ·quale non è da confondersi es~end.o il potere ecclesiastico d'istituzione divina, e il potere temporale d'istituzione umana, e non è legittimo nè viene da Dio se non . quando sia dal libero voto universale dei cittadini consentito. •• . .Giovanni· Maggiore, famoso teologo della Sol'bo- '" na antica è più riciso ancora, dice egli « Nissun Re non ha potenza nè autorità che dal regno al quale liberamente presiede. Il popolo è libero di cambiare per motivi ragionevoli la forma politica del suo governo. " Finalmente il celebre cardinale di Cambrai, J\ietro d' Atlly espone. cc Il principe diviene legittimo sovrano dal momento in cui Iddio approva la sovranità ·che gli ·ttomini gli hanno confer.ito in virtù. •d' un titolo umano qualunque. ChiaFamente adunque, ~dice il Pa- . dre Ventura, si vede che la dottrina dell'origine immediata dell'autorità pubblica mediante il voto del popolo non è stato mai abbandoqata dall'Università di Parigì, dappoichè S. Tommaso l' insegnò in 1 quella scuola la più dotta e la più celebre del mondo. Non citiamo gli scrittori protestanti che tutti io questo principio si uniscono agli scritt()I'i cattolici ·I'Summentovati. · Napoleone I malgrado il prestigio della •sua potenza ·volle il· consenso del popolo per dich'iarars~ imperatore, e non si credè legittimo possessore dt questa ,autorità che · dopo aver ottenuto 4i ~milioni 'di

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