Augusto Aglebert - Della sovranità del voto popolare e del diritto pubblico

45 in uu corpo moral e capace di formare una città , o un governo ., il potere civile sorge da sè medesimo in tale comunità ~ senza il menomo intervento d' alcuna volontà creata ~ e in una maniera sì necessada , che non può e ssere impedito da nessuna volontà umana. Udiamo i pubblicisti cattolici. Il Zallinger gesui- ' ta dell ' ultimo secolo ha detto · << Certamente il principe non ha di autorità che quanta il popolo gliene ba eonferita in forza del contratto pel quale gli è sottomesso. Giovanni Gerson della Sorbona di Parigi sententenziò << che la potenza· civile trae la sua origine im- ~me(iiata dalle cause naturali e puramente umane , ·e che essa Il'On viene da Dio che in questo senso che, come antorre della natura~ Iddio ha dato agli uomini il dirittlì i lumi e le regole necessarie per stabilire questo potere. 11 L' illustre Dut·aod così si esprime. << La sovranità è da Dio, rispetto ai dovere che ha ogni società di costituirla e di conservarla , perchè questa è la volontà di Dio; 1na rispetto all' acquisto, all' uso della so- , vranità, nO>n viene affatto da Dio. Iddio , non l' ha affatto comunicata ad alcun uomo privilegiato, e non ne ha fatto ailcun p.recetto particolare perchè essa gli fosse. comuni· cata. Idd io ha fatto alla società, al popolo~. un dove re di crearsi un potere supremo e di mante-· nerlo., non , le k(l, fatto alcuna obbligazione di scegliere piuttosto ' la monarchia, che l' aristocrazia un capo e-· reditario, anzi che elettivo , una dinastia invece d' n.·n individuo, e questo per tutta la sua vita, anzichè pf!r certo num lero d'anni. Sopra questo fatto Iddio ha !:asciato àll< l cromunità tutta la libertà di scegliere- quello e/te crede meglio conveniente. Questa scelta una voi ta fatta nell e forme regolari, diviene pure per qu.es1t.o legittima, e perchè il pote1·e a -questo mo·do costtt~ lto conser1 ~a l'ordine e la società , riceve l' approvazt\o-,

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==