Edoardo Pantano - La situazione

46 Indarno la grande opera del genio di Michelangiolo, che se1nbra la incarnazione artistica dell' anima ideale di Gesù, arieggia sulla Cupola di San Pietro: il Papato muore ravvolto nelle magnificenze dell'arte, r etaggio d'altri secoli di civiltà, come Cesar e nella toga senatoriale. Quel cielo çristiano già si fresco e poetico esce freddo ed arido dalle lotte sostenute co:p.tro gl'impulsi della coscienza e della natura umana. Il Papato muore per chè la sua trasformazione in domrna essendo oramai completa, subisce la legge dei ~­ fossili. For1na vuota di anima non ha più ragione di esister e. Sul suo vecchio ceppo inaridito non germinano più le verdi fronde della vita, co1ne non germina il grano sull'ar ida sabbia. L'humus vivificator e si è lentamente evapor ato dalla sua superficie, si è condensato per secoli nell' orizzonte e ora comincia a fecondare altre piaghe, altri lidi 1norali ove fre1ne la nuova coscienza che agita il mondo. La fede lo abbandona, come fece già l' arte soffocata nei densi veli del suo misticismo, e l'una e l' altra non hanno più per interpetri in Vaticano che i concenti ~egli evirati cantori delle note immortali di Palestrina. Il potere temporale sosteneva ancora, ultimo puntello, questo edificio logoro e vacillante. Con Pio IX è disceso nella tomba l'ultimo Pontefice-Re. - Quel che si compie in Vaticano rispetto ·alla Chiesa, si compie del pari nel Quirinale rapporto allo Stato. La Monar chia si è r etta in piedi in virtù e per opera della lotta secolar e per l'indipendenza e l'unità della patria. Compiuta questa, il risorgimento italiano è mestieri che fatalmente si completi nella sovranità nazionale. Con Vittorio Emanuele è disceso nel sepolcro l'ultimo rappre- , sentante di un'Istituzione che descrisse la estrema curva del li1n ite assegnatole dalla Storia. Per aver detto ciò i monar chici ci rilnproverarono di non aver saputo rispettar e H· loro dolore, laddove altro non facemmo che ribellarci alla menzogna e r espingere da noi qualunque solidarietà d'ippocrisia.

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