Giovanni Bertoni - Memoria sul lago di Quarto

16 ga friabile, bene anche di lastre sottili atte a coprire i tetti in luogo di embrici; ma i piani continuati Jelle cascate appaiono di un sasso enormemente grosso e durissimo. Dalla quale idraulica costituzione si agevola l' intendimento , che dai rifiuti del lago di Quar~o sono generate le intumescenze· del Savio inferiore, quelle stesse che scendono con rapidissima cadula a Cesena, e di là all'adriatico per la pineta Favennate: viaggio di cento e più miglia. Per tali cause c1uesto elevato cratere, dispensatore di acque per la pianura , acquista un carattere di novità che diversifica il Savio da tutti i fiumi della provincia forlivese, e ben anche da quelli della- più parte d'Italia. La p06iiione geografi-cadel lago e le odierne sue condizioni movono interesse anche maggiore, se vogliano raffrontarsi coll'antico suo stato. Nè sotto questo rapporto è qui da richiamare la· storica celebrità del luogo, sia per il passaggio di Annibale con recente erudizione determinato in questa parte dell'apennino 6 , sia per ],a sua dipendenza dalla famosa Sarsina, patria ùi Plauto 7; o c~me la tribù sapinia, tolto il nome dall'antico Sapis, ora Savio, questa terra pure abitasse 8 • Per antico stato vuolsi intendere la natura del luogo anteriore al memorabile avvenimento del lago, che tutte sconvolse le condizioni geolç,giche e Je idrauliche leggi del sito. A lutto l'anno I 811 il lago di Quarto non era, ma il piano di Quarto. Entro una vallata sparsa di radi pascoli, di seminati e di case contadinesche, correva il Savio in più rami, l'uno dei quali a <lar moto ad un opificio da grano, l'altro quasi a lambire il palazzo Marini. Il suo letto , dopo avere accolte le acc1ue confluenli della Parra, usciva dall'interno reBiblioteca Gino Bianco

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