Giuseppe Piccinini - I mille di Marsala

, 6 Blbliotèca Patriottica rono sopJ'a.ffatti. Per la mag«ior parte perirono; i superstiti furono fatti pr1giooieri. Il loro capo, mo t ta1n1en .. e ferito, veniva tra~ portato su di un9. carretr,a a l'ospe tale, 1n at t esa di (lsse, e giudicato, se fosse sopravi ~ sut.o, da un consiglio di guerra. Ma il sangue di quei p rodi non doveva es .~re stato ver· sato in vano. Palermo ne fu commossa, e ad onta delle pronte e terribili m.,snre tli rep r-e ~ sione p r·e~e dalla PolJ'lia. lo stesso ,., Maniscalco t> i convinse cbe iJ 1 er reno era in pro(•into di mancargli sotto i piedi, e che il massacro dell~ Gancia sarebbe stato vendicato. Infatti l'altro Comitato rivoluzionario, quello cioè ~presieduto da Gaetano la Loggia si riunì d'urgenta; deliberò di non la'sc .ar raffre:idare gli animi concitat1ssimi della popolazi~ne,. e ~pedì subito messi ti dati nél e altre città · , deH'JsoJ.a, e nelle campagne pe r· avvertire i capi a tene1·si pronti ad una generale sollevazione. Luigi la Purta, Pietro Piedisca!zi, Firmatari e cento , altri patr-iotti usc·rono dai loro nasl~ondLd1 ; raccolsero gente intorno a sè, e da. Genova, dove era in esil~o, accorse l'ec-oico Rosolino P~Io. Schiere d'armati cominciar0no a formarsi, a rannodarsi nei piccolA pa~-' si, nelle borgate; A il movim~nto rivoluziooado si estese a poco a _lJoco, specie per opèr~ dell'infaticabile Ro~olino, a tutta la Sieil ia. · Prima ad insoÌ·ge · e fu reroica Carinr, che assediata subt ~o dai Borbonici, ven,va prejsa, incendiata e saccheggiata il 18 apr·ile. Ma il p · in,o p3 S~o P.T"a dato; non era più pos ib le in· dietre~· g.f<sre; }e popoJaZIODÌ Oppr~sbe ma staoche dell'op- . pt·es ione in~ orge.vano da~.)~rLu ~ to; pe1 Bo1·boni l~ ore .di governo el'ano 01;amai contate. . , '.

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