Giuseppe Piccinini - I mille di Marsala

, I Mille di Marsala 59 esser sempre sulla sinistra ed alternato in avanti. Quindi impegnata ~o· che fa la brigata M1 l ano e i Calabresi, io spinsi contro il nemico la brigata Eber sulla destra della prima delle Slie forze su quella città. « Col movimento in avanti della mia colonna e sulla destra, io mi trovai ben tòsto a congiungermi con la divisione M:ldici, che aveva valorosamente sostenuta una lotta ineguale tutta la giornata. I coraggiosi carabinieri genovesi, che formavano la sinistra della divisione Medici, non aspettarono il m1o comando per ricaricare il nemico. Essi, eome sempre, fecero prodjgi di valore. « Era bello vedere i veterani dell'Ungheria ·marciare al fuoco con la tranquillità di un campo di manovra e con lo steso ordine. La loro impavida intrepidezza con- , tribuì _non poco alla ritirata del nemico. « Il nemico dopo di avere ostina1 amen te combattuto tutta la giornata,. verso le cinque pomerid.ane t·ientrò in disordice dentr·o Capua, protetto dai cannoni della piazza. « Reduce la sera del primo ottobre in Sant'Angelo, io · ebbi notizia che una colonna nemica di quattro o cinquemila uonini trovavatii a Caserta Vecchia. « Ordinai per le due della mattina ai carabinieri genòvesi di trovarsi pronti con 350 uomini dal corpo di Spangaro, ed una sessant1na dì mo 11 tanari del Vesuvio. Marciai a quest'ora su Caserta per la strada della mon· tagna e Santa Lucia. Prima di giungere a Caserta, il prode tenente colonnello Missori, ch''io aveva incaricato di scoprire il nemico con alcune delle valorose sue guide, mi avvertì che i regii trovavansi sch·erati sulle alture da Caserta Vecchia a Caserta Ciò che pot~i verificare io stesso poco dopo. ({ Mi recai a ·Caserta per concertarmi col generale Sirtori, e non credendo il nemico sì ardito da attaccare quella città, combinai con lo stesso generale di riunire

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