Giuseppe Piccinini - I mille di Marsala

• l 58 Biblioteca Patriottica aveva lasciati prigionieri e cannoni; lo stesso avveniva a Sant'Angelo dopo un combattjmento di più di sei ore; ma essendo le forze nostre in quel punto inferiori d'assai al nemico, egli era rimasto con una forte colonna padrone delle comunicazioni fra San'Angelo e Santa Maria, di modo che per portarmi alle riserve, che io avevo chiesto al Generale Sirtori da Caserta a Santa Maria, fui obbligato di passare a levante dello st radale che da Sant'An· gelo conduce a quest'ultimo punt.o. G1unto jn Saota Maria verso le due pomeridiane, vi trovai i nostri comandati dal bravo generale Milbitz, eh~ aveva valorosamente respinto il nemico su tutti i punti. « Le riserve chieste da Caserta giungevano in qué momento. Le feci schierare in colonna d'attacco sullo stra· dale di Sant'Angelo. La brigata Milano in testa; seguiva la brigata Eber; ed ordrnaì in riserva parte deJla brigata Assanti. Spinsi pure ail'attacco i bravi calabresi di Pace, che trovai nel bosco sulla mia destra e che combatte·- rono splendidamente. « Anpena uscita la testa della col nna dal bosco, verso le tre pomeridiane, fu scoper·ta dal nemico, che cominciò a tirare delle granate, ciò che cagionò un poco di confusione. allo spiegamento dei giovani bersaglieri milanesi che marciavano avanti. « Ma quei bravi militi al suono di carica delle trombe si precipitarono sul nemico, che cominciò a piegare,verso Capua. « Le catene dei bersaglieri milanesi furono tosto seguite da un battaglione delJa stessa brigata, che caricò impavidamente il nemico senza fare un tiro. « Lo stradale che da Santa Marja va a Sant'Angelo forma con la direzione di Saota Maria .a Capna un angolo di circa quaranta gradi, in g ·Iisa che procedendo la colonna sullo stradale, lo spiegamento di essa doveva

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