Giuseppe Piccinini - I mille di Marsala

I Mille di Marsala 57 trovai i genet•ali Medici ed ,Ave1zana che, col solito co- . raggio e sangue freddo, davano le loro disposizioni per respingere .il nemico incalzante su tutta la linea. « D1ssi a Medici: - Vado sull'alto ad osservare il campo. di battaglia, tu ad ogni co ·~to difendi la posizione. - PI·ocedevo appeoa verso le alture che ci stavano alle spalle quando mi accorsi esserne il nemico padrone. « Henza · perder tempo racco1si quanti soldati mi capitarono alla mano e ponendomi alla sirtistra del nemico ascénrlente, cercai di prevenir lo. « Mandai .nello stesso tempo una compagnia dei ber· saglieri genovesi verso il Munte san Nicola : per impedire che il nemico se ne impadronisse. Q ~1ella compagnia e due compagnie della br·igata Sacchi, ch'io avevo chiesto e che comparivano opportunamet.te sulle alture, arrestarono il nemico. « Movendomi io verso la destra, sulla linea di ritirata, il nemico cominciò a discendere o a fuggire . Solamente dopo qualche tempo io venni a sapere che un corpo · di caccjatori nemici , prima del loro attacco di fronte, erasi portato alle nostre spalle per un sentiero coperto, senza che nessuno se ne accorgesse. « Intanto la pugn a ferveva nel piano di Sant'Angelo, ora favorevole a noi, ed ora obqligati a_ripiegarci_davanti al nemico assai numeroso e tenace. « Da varii gior ni non equivoci indizi mi annunziavano un attacco, e pel~ciò non mi ero lasciato allettare dalle diverge dimostrazioni del nemico sulla destra e -sulla sinistra nostra; e ben ci valse, pe.rchè i regii impiegarono contro di noi, nel primo ottobre, quante forze disponibili avevano e ci attaccarono simultaneamente in tutte le po- -sizioni. « A Maddaloni, dopo varia fortuna, il nemico era stato respinto, a Santa ~~aria parimenti, ed in ambi i punti . '

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