Giuseppe Piccinini - I mille di Marsala

56 Biblioteca Patriottica le baionette dei miei compagni d'arme incontrarono anche queMta volta la vittoria sui loro p~ssi da giganti. « Con egual valore si combattè e si vinse a Maddaloni, a Sant'Angelo, a Santa Maria. « Con egual valore i valorosi campioni dell' indipendenza italiana portarono i loro prodi alla zuffa. « A Castel Morrone, Bronzetti, emulo degno del fratello, alla testa di un pugno di cacciatori, ripeteva uq.o di. quei fatti che la storia porrà certamente accanto ai combattimenti dei L~on1da e dei Fabi. « Pochi, ma splendidi dell'aureola del valore, gli ungheresi, i francesi, gl'1ngle.si, che fr.egiavano le file dell'esercito meridionale, sostennero degnamente la fama gue~ ... riera dei loro connazionali. « Favorito dalla fortuna, io ebbi l'onore nei due mondi di combattere accanto ai primi soldati, ed ho potuto persuadermi che la pianta uomo nasce in It~lia non seconda a nessuna; ho potuto persuadermi che quegli stessi soldati che noi combattemmo nell'Italia meridionale, non indietreggieranno sotto H vessillo emancipatore.· « All'alba di quel giorno io giungeva a Santa Maria da Caserta, per la via ferrata. Al montare in carrozza per Sant'Angelo il generale Milbiz mi disse:- Il nemico h~ attaccato i miei avamposti di San Tammaro. - « Subito fuori di Santa Maria verso Sant'Angelo udi- .vasi una viva fucilata, e giunto ai posti di sinistra della detta posizione li trovai fortemente impegnati col nemico. << Un cocchiere ed un cavallo della vettura del mio seguito furono ammazzati. Potei passare più liberamente, grazie al valore della brigata Simonetta, divisione Me- . dici, che occupava quel punto e che respinse coraggiosamente il nemico. « Giungi così all'incrocicchio della strada di Capua e Santa Maria, centro delle posizioni di Sant'Angelo, e vi l

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