Giuseppe Piccinini - I mille di Marsala

. I Mille di Marsala 53 Le.truppe di Vittorio Emanuele si avanzavano ed erano già a breve ùistanza da Capua; il Re galantuomo veniva. a godere i frutti della rivoluzione trionfante. Ma non precipitiamo gli avvenimenti. Come sì è detto, Garibaldi aveva piantato a Caserta il suo quartier generale, e divise le sue forze nel modo seguente: All'estrema destra trovavasi Bixio alla testa di seimila e cinquecento volontari, al di là di Maddaloni; tra i monti di Caro e Longano, ma i suoi avamposti spingevansi sino a Vallo sulla -via che va da Maddaloni a l )ucenta. l Nelle vicinanze di Castel Morrone, sulla .strada che da Caserta mette a Limatoja, accampava il battaglione bersagliePi tli Beonzetti, duecento ventisette uomini. In vicinanza di San Leucio, e più oltre al nord presso Gradillo stava Sacchi con mille e c1 quecento soldati. Medici occupava le alture di Sant'Angelo fino a Santa Maria; egli poteva disporre di quattromila uomini e nove pezzi di artiglieria., sei dei quali rigati. All'ala sinistra di Medici si appoggiava sulla lirtea di ' S:tnta Maria Milbiz, che aveva preso il comando dei volontari di Cosenz, già ministro della guerrà. Er~t:o quasi quattro mila uomini con quattro pez.zi d'artiglieria. Nelle vicinanzé di Aversa t-rano schierati altri mille . e cinquecant9 volontari di Basilicata e di Calabria sotto gli ordini del colonnello Corte. A Caserta poi era Turr, che aveva il comando della riserva, un cinqu-emda uomini circa. Rustow aveva rimpiazzato Sirtori al eomando dello Stato Maggior generale. \

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