Giuseppe Piccinini - I mille di Marsala

52 Biblioteca Patriottica pubblicò un proclama e firmò un decreto con cui si nominavano 'i membri del governo provvisorio. \ . Liborio Romano aH' interno, Cosenz alla guerra, Pisane.lli alla giustizia. Gli altri ministri erano Scialoia, Con., forti, D' Afflitto. l t Ma bisognava non lasciar temp~ ai borbonici di orga- ,. nizzarsi. Essi avevano; è vero, abbandonato Napoli, ma Francesco II pareva deciso a voler tentare ancora la sorte delle armi, e non cedere che dinanzi alla forza. Il 25 di settembre pertanto Garibaldi ~nùò a stabilire il suo quartier g.enerale a Caserta, dove s'erano concentrate quasi tutte le sue truppe, in seguito al fatto d'armi di Caiazzo, che aveva persuaso il generale a ritirarsi verso Maddaloni e Santa Maria di Capua. I borbonici alla loro volta avevano riunito tutto illorò sforzo sotto il supremo comando del generale Ritucci. Stavano in conseguenza i due eserciti uno qi faccia all' altro sulle rive del Volturnp, quando il 2' ottobre i reg decisero finalmente di attaccare il càmpo nemico. La battaglia. fu lunga, sanguinosa, accanita; basti il dire che di circa tremila dei garibaldini si ebbe a deplo· rare la perdita, fra m.orti, feriti e dispersi. Ma la stella della libertà non era t·ramontata ed anche .quf> sta volta la vittoria doveva sorr idere alla santa causa · dell' indipendenza ed unità italiana. · La battaglia del Volturno segna la fine del governo deL Borboni nelle Due Sicilia, ed è l'ultimo fatto d'armi che . può dirsi veramente garibaldino. ·

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