Giuseppe Piccinini - I mille di Marsala

l I Mille di Marsala 47 queceato uomini e non potevano essere appoggiati dat1' artiglieria, che mancava affatto: si disposero su tre scaglioni; il primo for·mava la destra ed era comandato da Cosenz; il secondo il centro ed era comandato da 1Yledici ~ il terzo la sinistra ed era comandato da Malenchini. Il battaglione bersaglieri di Guerzoni e due compagnie comandate da Cianciolo furono posti in osservazione a Meri per proteggere la sinistra; il piroscafo da guerra. il Veloce doveva appoggiare colla mitr.:.t glla dei suoi cannoni le mos .. e dei garibaldini. Alle 7 antimer jdiane il comba.ttimento s'impegnò all' ala sinistra. Malenchini in p·r acinto di cedere viene in tempo soccorso da Migliava cca e FJ:ygesy con un battaglione ed una compagnia. In breve la lotta s'impegna alla _dest r·a f' d al cfl ntro e la battaglia diviene accanita e gene r·al _' . Dalla rada il Veloce fulmina i borbonici. Ma Bosco non cede; 1a pugna· prosegue terribile~ da una parte e dall' altra si battono disperatàmente. ' Garibaldi è dappertutto ; le palle gli fischiano intorno, ma lo rispettano. Il battaglione Cosenz, comandato dai capitani Specchi e Bronzetti, rinforza il centro che pr ende l' offensiva. Bronzetti si spinge a passo di carica fin sul ponte, dove, agevolato da un cannone, rompe la linea nemica La fortuna comincia a s·orridere ~ Garibaldi, e i regi cominciano a piegare. Garibaldi tenta un ultimo sforzo: spinge innanzi alla carica prima e seconda compagnia del battagl1one Gaeta alla testa delle quali erano F.ramaJ•ini e Zaffaroni, e poi sabito dopo le compagnie comandate da Frygesy, Carini, Bolognini e Bianchi. Questi si slanciano furiosamente alla carica e in pochi momenti sopra ventisei ufficiali tra

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