Giuseppe Piccinini - I mille di Marsala

I Mille di Marsala . 45 - Scrivete alla Questura, avvisandola· che ~· il decreto dei padri gesuiti è sospeso per un mese. Quasto tempo i padri lo passeranno nelle prigioni. ·Ma il Lamelin gemendo e tutto spaventato: - Signor ministro, esclamò, quei poveri padri moriIl . . . ' ranno ne e prigioni ...... - Ma se non siamo morti noi per tanti anni che ci avete fatti star rinchiusi in quelle prigioni, perchè do- · vreste morir voi per pochi giorni~ ..... - Ma, veda, signor ministro, non possiamo partire perchè ci mancano i mezzi. - Quand' è così, disse La Porta volgendosi di nuovo all' Amato, disponete che siano dati 300 · scudi a ciascun padre che se ne va e al tempo stesso mandate delegati nelle case dei reverendi a requisire tutti i loro valori. Il padre Lamelin, spaventato, si buttò in ginocc \.) e prom1se che sarebbero part1ti subito, ma per carità non avesse fatto requisire nulla. Tre giorni dopo infatti un piroscafo mercantile trasportava i gesuiti a Malta. Come s' è detto, Medici · s' era fermato a Barcellona ' aspettando che Garibaldi gli ordinasse di marciar su Messina. La mossa dei volontari di Medici fece conoscere ai regi H piano di !}ari baldi ed il generale borbonico C1ary - faceva scaglionare la sua t ruppa al Gano e nelle vicine posizioni fra Milazzo e Messina. Contemporaneamente il generai Bosco, con un · corpo di 6000 uomini, una batteria da campagna e un battaglione di cacciatori a cavallo, marciava su Barcellona per

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